Pagine

sabato 20 febbraio 2016

L'assurda Unità Europea

"codex" sulle tracce di Giocchino
courtesy arc. Iannino
L'Europa, così come è stata concepita e governata non è per niente solidale. I recenti fatti lo dimostrano. Lo dimostra la piaga dei popoli in fuga dall'Africa bloccati dai muri e dalle recensioni di filo spinato messo sulle linee delle frontiere. E lo dimostra l'Inghilterra che pur mantenendo privilegi che altri Stati non hanno indice un referendum per chiedere ai britannici se rimanere o no nell'Unione.
Senza entrare nel merito dei privilegi britannici e nelle restrizioni obbligate agli altri Stati Membri che compongono l'assurda Europa dei forti è semplice concludere che così non va bene.
Non va bene per gli europei e non va bene per i popoli in fuga che si vedono negati i diritti fondamentali dell'accoglienza.

Che fare?
Uscire e sfasciare l'idea fondante di una unione solidale come l'avevano intesa i primi sottoscrittori tra cui l'Italia oppure lavorare affinché si cambi la rotta della politica del rigore e nasca una unione europea solidale degna di questo nome?


Le notizie giornaliere sembrano dei bollettini di guerra. Vittime dappertutto. Vittime in mare. Vittime dei soprusi e della cupidigia nei campi d'accoglienza e prima ancora degli scafisti.
Bambini e donne inermi coi volti deturpati dall'orrore della guerra lasciata alle spalle mortificati dalla paura degli europei che vivono nel terrore economico, politico e religioso.

La paura destabilizza. L'incertezza destabilizza. L'assuefazione al male gioca un brutto tiro ai comuni cittadini europei ma giova ai signori della guerra, gli stessi che annichiliscono le menti per rendere le persone schiave e asservirle al potere temporale dei servi sciocchi che pascolano i campi della politica, a loro volta sotto padroni.

Insomma, a chi giova questo modello?
Le statistiche dicono che circa il dieci per cento di pochi eletti detiene una ricchezza abnorme e i beni necessari al fabbisogno dell'intera umanità.
Detto questo è inevitabile un interrogativo “populista”:
E il restante 90% fino a quando rimarrà sotto scacco? Quante angherie si dovranno sopportare … tranquilli!, superato il momento del dolore acuto torna la calma, non accadrà niente perché siamo schiavi dei bisogni fisici e loro lo sanno.
Quindi sfoghiamo la nostra impotenza sui social e sui blog. In arte, nella letteratura e nella cultura generalista. Tutte cose che non provocano danni collaterali. O forse si?

Nessun commento:

Posta un commento

LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.