venerdì 21 novembre 2014

Renzi, i sindacati e le politiche del lavoro

Soldi soldi soldi. Beneamati soldi! Alla base di ogni azione c'è sempre da fare i conti con i soldi! E finalmente Papa Francesco dice basta ai soldi perché i sacramenti sono gratuiti. Chissà quanti preti storceranno il naso in segno di disappunto in questo momento. Personalmente ne conosco qualcuno.

Concordo, comunque, con Francesco: il listino prezzi in chiesa è uno scandalo!

Tutti i listini che pesano sulla dignità umana sono scandalosi! Anche quelli che stila il governo e li spalma indistintamente sui cittadini prescindendo dalle reali necessità e possibilità di spesa dei singoli sono uno scandalo!

D'accordo, che si siano create nel tempo delle sacche di privilegiati anche nel sindacato è incontestabile ma demonizzare tutti e demolire lo Statuto dei Lavoratori ce ne vuole. Renzi ha la faccia per farlo e lo sta facendo bene. È riuscito a catalizzare le attenzioni dei media e dei cittadini sul falso problema dell'articolo 18 come se lasciando le mani libere alle aziende di licenziare si risolvessero tutti i problemi inerenti il lavoro e l'occupazione.
Courtesy Mario Iannino, "convivenza"

Forse Matteo Renzi non sa che i primi a rendere il lavoro precario sono state le politiche di coogestione tra aziende e sindacato praticate negli anni ottanta/novanta.
L'accordo politico prevedeva che l'azienda e il sindacato gestissero insieme una serie di problematiche inerenti gli esuberi di personale e il relativo “esodo indolore” accompagnando alla pensione quanti avessero maturato una certo numero di contribuiti pensionistici in armonia con l'età anagrafica dei soggetti interessati all'accordo perché appunto, doveva esserci il consenso volontario dei lavoratori.

Ma caso volle che la dignità iniziale posta in essere dalle intenzioni sindacali di fatto fosse messa a dura prova dalle liste di mobilità inps e mortificata dalle realtà lavorative contingenti che facevano uso delle liste di mobilità per espletare lavori a costo zero.

Insomma si aprì la fase del lavoro nero istituzionalizzato. Cioè, una forma legale di sfruttamento dei lavoratori che per non essere depennati dalle liste di mobilità e, quindi, rimanere senza salario, erano costretti ad accettare le chiamate degli enti che per risolvere le carenze di personale pescavano nelle liste definite genericamente di pubblica utilità.

Risultato? Tutte le lotte sindacali fatte per migliorare la vita dei lavoratori e dare dignità al lavoro stesso sono andate a farsi fottere! Non tanto per le professionalità mortificate dalla sottostima dei nuovi lavori ma perché ad essi non era corrisposto neanche il relativo equivalente in denaro come poteva essere il rimborso spese, i viaggi o le trasferte previste dai vecchi contratti di lavoro.

È logico che la nuova situazione induca i lavoratori a risparmiare. Risparmiare sulle automobili, sui beni che qualcuno ha definito voluttuosi, l'hi tech, la casa, i vestiti e per ultimo i beni di prima necessità come gli alimenti, saltando piè pari la voce cultura composta di libri e letture varie, le opere d'arte e persino le volgarissime stampe didascaliche prodotte con il preciso compito di fare proseliti o indottrinamenti.

In sintesi, dal taglio dei rami secchi aziendali si apre la fase recessiva che sfocia nell'attuale amara crisi economica e morale che porta alla guerra tra poveri.

È semplicistico se chiudo il pezzo dicendo e auspicando una redistribuzione più equa delle ricchezze, così, tanto per ridare dignità alla vita di donne e uomini che sopravvivono appena?

Anche se, in ultima analisi, di sicuro, la redistribuzione di beni materiali e immateriali quale la cultura nella accezione più ampia del termine accenderebbe i lumi della ragione e porterebbe innumerevoli benefici per una civile convivenza

Nessun commento:

Posta un commento

LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.

sbirciando qua e là

sbirciando qua e là
notizie e curiosità
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
AMBIENTE CULTURA TERRITORIO EVENTI e elogio della BELLEZZA ...appunti di viaggio... at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress

Post suggerito

Le seduzioni dell'arte

Mario Iannino, 2007, a scuola di seduzione C'è un universo abitato da più categorie di persone che lascia spazi a gestualità inusu...

a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress ... analisi e opinioni a confronto
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

Sulle tracce di Cassiodoro

Sulle tracce di Cassiodoro
Flussi e riflussi storici

SPAZIO ALLA CREATIVITA'

SPAZIO ALLA CREATIVITA'
La creatività è femmina

un pizzico di ... Sapore

Un pizzico di ---- cultura --- folklore --- storia --- a spasso tra i paesi della Calabria e non solo. ---Incontri a ore 12 Notizie & ...Eventi ...at 12 o'clock... Opinioni ... works in progress, analisi e opinioni a confronto
Itinerari gastronomici e cucina mediterranea

Cucina Calabrese

Cucina Calabrese
... di necessità virtù
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

post in progress

a ore 12 ...accade davanti ai nostri occhi e ne parliamo...at 12 o'clock post in progress
e-mail: arteesocieta@gmail.com
...OPINIONI A CONFRONTO ...

...OPINIONI A CONFRONTO ...

POST IN PROGRESS

Dai monti al mare in 15' tra natura e archeologia

A spasso tra i luoghi più belli e suggestivi della Calabria

Da un capo all'altro

Da un capo all'altro
Tra storia, miti e leggende

UN PONTE

UN PONTE
SULLA IR/REALTA'

Per raggiungere le tue mete consulta la mappa

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA
PERCORSI SUGGERITI

Translate