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lunedì 27 ottobre 2014

Renzi, la Leopolda, il pd, i cittadini

La leopolda non è una bella donna. La leopolda è un luogo dove qualcuno ha invitato i suoi seguaci e fatto ricreare sul palco l'atmosfera del garage in cui Steve Jobs iniziò la sua avventura lavorativa realizzando il primo computer personale e da quello la Apple.

Renzi parla di Jobs act, cioè del suo piano di riforme per creare lavoro. Dice che ascolta chi la pensa diversamente da lui ma che non si sposterà di una virgola dal suo programma.

Davide Serra, giovane agguerrito finanziere che lo sostiene, libera parole arroganti e vorrebbe “disciplinare, anzi, abolire lo sciopero” dei lavoratori.

Il programma che vogliono attuare i giovani dirigenti che sono alla guida del Paese risulta paurosamente allarmante perché, da quanto si sa, anziché tutelare ed estendere i diritti dei cittadini, come da Carta Costituzionale della Repubblica Italiana, cioè tutelare, appunto i lavoratori e promuoverne dell'altro, aboliscono l'articolo 18, dichiarano che il posto fisso non c'è più e fanno il braccio di ferro con chi dissente.

I sindacati mobilitano le masse. Piazza San Giovanni in Roma era stracolma e le vie confluenti pure. Pensionati. Cassintegrati. Esodati. Licenziati. Disoccupati che non hanno possibilità di lavoro alcuno. Queste le persone che dissentono dal programma di Renzi .

Renzi e chi lo manovra inducono gli italiani sull'orlo di una crisi di nervi e fanno piombare i cittadini in cerca di lavoro in un clima di terrore e incertezza.

In sintesi il PD, ex partito proletario che avrebbe dovuto tutelare l'evoluzione culturale dei lavoratori e dei deboli attraverso politiche sociali più umane, si sta spaccando per la dissennata politica che sta facendo Matteo Renzi e per gli errori commessi negli anni passati dai vecchi dirigenti.

La gente non crede più alle ideologie sbandierate dai partiti anche alla luce degli scandali, che, badate bene, non sono moralismi da quattro soldi ma veri delitti verso i cittadini costretti ad emigrare o peggio scappare dall'Italia, lasciare i propri familiari, gli amori, per realizzare quanto studiato e approfondito nelle università o appreso dai mestieri.

Roma, 25 ottobre 2014

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