E se Giorgio Napolitano non accettasse le dimissioni di Letta?
E se il Presidente della Repubblica
desse mandato ad un altro che non sia Renzi?
D'altronde, non dimentichiamocelo:
Giorgio Napolitano ha accettato il reincarico presidenziale a
condizione che tutti i partiti lavorassero seriamente per il rilancio dell'Italia. Comunque, ha ribadito che il suo impegno è a termine.
Non intende continuare a prestare il fianco.
Ora, dare mandato a Renzi per un nuovo
governo, potrebbe sembrare una contraddizione se non una congiura ai
danni dei cittadini e delle aziende in bilico tra la vita e la morte.
Quindi che fare? Andare alle elezioni
con questi soggetti politici o dare mandato a costituzionalisti
svincolati dai partiti per una legge elettorale che sia degna della
cultura democratica italiana?
E, ancora, se Napolitano desse ai
cinquestelle l'incarico per formare un nuovo brevissimo
esecutivo? Un governo di scopo, come si suol dire. Che metta mano
solo ai criteri immediati dei bisogni della gente e non dei giochi di
potere, fintantoché non si approva la legge elettorale e, quindi,
richiamare alle urne i cittadini.
Ma pare che stiano per scadere i mandati per alcune
poltrone importanti nel Paese. Posti di potere che fanno gola ai
partiti. Incarichi al vertice che raccolgono consensi elettorali.
Quindi, ogni elucubrazione o ipotesi
d'azione può essere il contrario di tutto lo scibile immaginabile
che governa la politica e il resto della società.
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