beppe grillo |
A Palermo negano la piazza a Riccardo
Nuti, candidato a sindaco della città nella lista del movimento 5
stelle e nel resto d'Italia i partiti guardano dall'alto in basso
Beppe Grillo, leader del movimento, che sta minando i poteri
costituiti delle oligarchie politiche.
Anche Michele Santoro, in un certo qual
modo silura la supremazia carismatica di Beppe Grillo. Nel suo
programma “Servizio Pubblico” Santoro lo dice espressamente : Lui
decide chi espellere e le linee guida del movimento ...
In effetti la visione del monarca che
tutto può, nella gestione di in un movimento o partito che dir si
voglia, è espressione dispotica che fa a pugni con la decantata
libertà corale degli aderenti al progetto di Grillo.
Personalmente non credo negli eroi e
neanche in quelli che gridano dalle pagine dei giornali i peccati
degli altri.
Credo nella coralità che assomma
intelligenze divergenti, esigenze culturali e esistenziali umane
affini e non che si coalizzano in progetti mirati per migliorare la
società, ma non si deve però dimenticare che il
movimento 5 stelle è nato dalla contestazione che Grillo, da tempo,
porta sul web e nelle piazze forte della sua popolarità.
Cosa contesta Beppe Grillo?
Contesta le scelte scellerate delle
lobby e della cattiva politica che lavorano per garantire il
benessere di pochi, gli intrallazzi innalzati a legge.
È vero, le uscite di Grillo sono un
miscuglio esplosivo e a volte il passaggio tra il cabaret e i
proclami politici sono talmente repentini da smorzare la risata in
gola. Purtroppo non dipende da lui, è realtà. Una realtà amara
costruita anno dopo anno dai personaggi che ora gli danno addosso, lo
assediano e tentano di delegittimarlo paragonandolo al fallimentare
Bossi e al suo partito.
Ma l'assunto è ovviamente riduttivo!
per comprendere davvero la forza che sta alla base delle
contestazioni si deve rivedere il concetto di democrazia partecipata
e convenire che in una democrazia avanzata è impensabile strutturare
la politica in associazioni rette da cerchi magici e relative
strutture piramidali che decidono sulle teste degli ignari
sostenitori. Ed è inconcepibile l'assedio perenne delle Istituzioni
da parte dei soliti noti.
Per questo le loro paure aumentano a
dismisura ed è quasi legittima la reazione che provoca il Grillo
Parlante negli ambienti politici sponsorizzati da nomi personaggi e
lobby.
Non pagare il debito e uscire dall'euro
e' una ipotesi che si puo' valutare, dice Grillo ''Sono per valutare
una seria proposta di rimanere in Europa e, con il minor danno
possibile, uscire dall'euro, non pagare il debito pubblico o pagarne
solo una parte''.
Poi, durante un comizio a San Donato fa
l'esempio dell'Ecuador e dell'Islanda che hanno deciso di non pagare.
''Non possiamo passare la nostra vita a pagare gli interessi di un
debito non fatto da noi ma da loro''... ''vogliono saldare il debito
pubblico con il patrimonio personale, con la casa''.
E' un fiume in piena fermato solo da un
inviato delle Iene che fa un fuori programma sul palco e gli si
avvicina. Lui scende dal palco dal retro dicendo ''lo lascio a voi''
ma Angelo Duro lo segue. Pochi momenti e poi torna sul palco a dire
che ''il paese e' morto'' con ''150 mila aziende chiuse in tre
mesi'', a criticare ''Rigor Montis'' e i partiti che ormai sono
finiti e lo sanno. Il nuovo partito della Nazione del Terzo Polo?
''Gente fuori dalla storia con Casini che si fa un colpo di sole'' ai
capelli. Rosy Mauro che apre al Movimento 5 stelle e lui che si
chiede se sia una minaccia. D'Alema che lo ha ''offeso e continua ad
offendere'', Formigoni che non dovrebbe piu'' fare il presidente di
Regione perche' e' al quarto mandato e Vendola. ''L'ho aiutato - ha
detto - e mi sparerei nei coglioni''. ''Loro hanno percentuali
bassissime - ha aggiunto -. Sono morti, cercheranno di fare brogli,
sondaggi finti, di spostare le elezioni, ma con un Paese così non so
... Non posso proteggere nessuno''.
Un esempio del clima? Un ex militare
che ha proposto di fare un plastico per Vespa ''ma con il plastico
che usavamo noi - ha riferito Grillo - in Afghanistan''. Ironia ma
non solo. A suo dire quello che ci vorrebbe e' una ''norimberghina.
Non devono andarsene. Se ne andranno quando saranno processati da un
tribunale pubblico e avranno restituito con gli interessi quello che
hanno rubato. Non e' vero che l'Italia e' nei guai perche' la maggior
parte della gente non paga le tasse, a suo dire. Pagare le tasse e'
''giustissimo'' ma ''se pagassimo il doppio - ha concluso -
ruberebbero il doppio''.
Ed ecco che Il Grillo Parlante, quello che dà fastidio ai burattini, conclude con uno
show da cabarettista e lascia un po' d'amaro in bocca.
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