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lunedì 17 maggio 2010

contro la guerra, per la vita!

La vita non è un film. Eppure la gente si comporta come se lo fosse. Crede che alla fine possa uscire dal set e tornare alla vita normale ma non è così! Gli errori si pagano. E la guerra è uno degli assurdi errori in cui la stupidità umana ricade spesso. Si ricorre alla guerra per imporre volontà differenti a uomini diversi. Salvo poi, scoprire grazie al lavoro delle persone oneste, che i conflitti sono maturati a causa di episodi e interessi non tanto nobili. Nel gioco al massacro sono morti e continuano a perdere la vita ragazzi, donne e bambini innocenti.

Questo devono rimproverarsi i signori della guerra e non inneggiare agli alti valori di pace e giustizia per ingraziarsi il consenso della popolazione. Giustizia è lasciar vivere i popoli in armonia ai rispettivi valori etici e pace è armarsi di dialogo costruttivo per difendere fermamente, da uomini, le proprie famiglie, il territorio, lo Stato!

Dispiace tantissimo apprendere della morte di ragazzi in “missione”. Ma missione di ché se da diversi anni si trovano a fronteggiare armi in pugno i nativi afghani senza riuscire a trovare la via per la pace? Ma possibile che non si riesca a capire che ogni popolo ha la sua evoluzione? E che i dissidi interni devono essere superati secondo parametri consoni alla propria cultura?

Ecco, il ruolo delle “civiltà più evolute”, e visto che noi ci riteniamo tali, il nostro ruolo sarebbe quello di arbitro. Un arbitro attento che sappia fermare il gioco quando veramente si rischia il collasso democratico e non che dà l’avvio a interminabili, sanguinose, guerre preventive.