giovedì 7 gennaio 2010

la mosca, lavoro letterario di Angiolina Oliveti




La mosca, in libreria l’ultimo lavoro letterario di Angiolina Oliveti

Parola dopo parola, ho fatto mie le pagine create dalla fantastica vivacità narrante di Angiolina Oliveti. Il racconto potrebbe essere una normalissima storia di vita quotidiana, vissuta da chiunque. Il suo vestito calza a pennello a ognuno di noi e si adatta alle situazioni contemporanee, alle problematiche dei giovani lasciati soli, ai ricordi, all’amore per la propria terra, la compagna di liceo. Una trama sapiente ben imbastita dall’osservazione indagatrice vissuta attraverso gli occhi dell’amico d’infanzia, compagno di giochi e di vita preoccupato dagli atteggiamenti strani e allertato ulteriormente dalla caduta in mare che mette in pericolo la vita dell’amico attorno al quale si sviluppa la storia; l’una asseconda l’altra in una continua indagine sociale. Il realismo poeticamente graffiante visualizza appieno il quadro esistenziale di microcosmi ancorati alla magia dei luoghi d’origine; modelli di vita antropologicamente immutati in quanto a sentimenti, ipocrisie e insoddisfazioni ma che rappresentano, oltre gli aspetti fondamentali della società calabrese, anche quella italiana.

(Mario Iannino)

mercoledì 6 gennaio 2010

trans, si dice o non si dice?



Si dice o non si dice?

Da qualche tempo sentiamo e leggiamo enormi strafalcioni adoperati con estrema disinvoltura dai giornalisti. In video, il direttore, per una maggiore chiarezza verbale, è trasformato in “la direttore”; mentre, indistintamente, giornalisti della carta stampata e videoti traducono al femminile il termine trans. Ora, l’origine indeuropea di trans ha un significato preciso che indica un passaggio al di là, da una condizione all’altra: attraversamento, mutamento. Quindi da uomo a donna o viceversa. Detto ciò, sarebbe corretto adoperare l’uso dell’articolo maschile ma essendo, le regole, determinate dall’uomo, le sancisce chi per prima le espone nella dizione comune.
Sarò tradizionalista, anche retrò per “creativi dell’ultima ora”, ma preferisco dire il transatlantico, il direttore, il ministro … insomma a ognuno il suo secondo le regole lessicali della grammatica italiana.
p.s. il rispetto delle persone non è direttamente proporzionale alla forma lessicale usata ma alla cultura degli uomini nell’accezione ampia del termine (fino a qualche tempo fa la parolina “uomini” non si riferiva a un solo sesso ma a entrambe le nature, in seguito, per una sorta di masturbazione mentale ideologica e giuridica si è dovuto esplicitare aggiungendo la parolina “donne”).


martedì 5 gennaio 2010

ho conosciuto la bellezza


Ho conosciuto!

Ho conosciuto l’ingenuità negli occhi dei bambini
Ho conosciuto la solidarietà nel gesto dei bambini
Ho conosciuto l’amore incondizionato dei bambini
Ho conosciuto la creatività giocosa dei bambini
Ho conosciuto il mondo spontaneo dei bambini

E sono rimasto ispirato

:-)

lunedì 4 gennaio 2010

il lupo cambia il pelo... i giornalisti faziosi perseverano



Nonostante i ripetuti e accorati inviti, fatti da sagge personalità italiane, ribaditi dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano anche nel discorso di fine anno, appelli, mirati a ricondurre gli animi sul terreno della moderazione e collaborazione, ancora assistiamo a linciaggi mediatici di personaggi politici noti e meno noti.

I giornali, redatti da persone faziose, attaccano gli uomini o i partiti politici dello schieramento avverso; per annientare l’avversario, i giornalisti scavano nel vissuto e persino nelle intenzioni dell’odiato nemico.
Eventuali errori che, in altre circostanze, il buon senso attribuirebbe all’inesperienza o all’ingenuità, sono enfatizzati e strumentalizzati a suffragio della tesi in esame.

Successo e fallimento diventano propulsori o inibitori di esibizioni popolari a prescindere dal mezzo usato dallo scaltro per arrivare al successo o dagli ostacoli sapientemente frapposti dal nemico per evitare di essere smascherato e perdere potere.

Nonostante i buoni propositi di fine anno, il lupo ha cambiato il pelo ma non il vizio. E mentre una Nazione intera aspetta segnali di distensione sociale, ripresa economica e ripristino dello stato di diritto finora offuscato, ancora qualche gruppetto gioca allo sfascio. È bene che questi signori sappiano che mettere alla gogna qualcuno è un atto abominevole che fa vomitare le persone moralmente sane e, considerato il modo di gestire la cosa pubblica, mai più daranno loro fiducia.

domenica 3 gennaio 2010

linguaggio e forma: la potenza delle parole



Linguaggio e forma: la potenza delle parole.

Se dico: sono deluso e mortificato dal tuo modo mistificatorio di riportare la realtà dei fatti; non esterno appieno il mio stato d’animo, perché la formula linguistica adoperata esprime sì un dissenso, ma non enfatizza il reale stato d’animo provocato dalla mistificazione.

E allora, se l’imbroglione è un dissimulatore dotato di teatralità istrionica, riesce a sovvertire le verità nelle menti dubbiose e portarle dalla sua parte.

Se, invece esplodo in un accorato: basta! Sono stufo di sentire le tue cazzate! E lo rafforzo con una serie di fatti documentati; il castello mistificatorio crolla!

A questo punto, le controversie sociali, politiche, aziendali, e persino condominiali, non vertono su un mare di bugie ma su dati di fatti concreti.


Post suggerito

Un salto in Calabria

  La scogliera di Cassiodoro è situata tra i comuni di Stalettì e Montauro, nel golfo di Squillace. L’affaccio sul mare è spettacolare! ...

divulghiamo bellezza!

a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto