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venerdì 17 gennaio 2014

Scorie tossiche a Gioia Tauro

ACCORDO TRA STATI.

Navi che trasportano armi chimiche, per decisione governativa, trasbordano i container incriminati tra Scilla e Cariddi. Così, all'improvviso.
Emma Bonino sembra aver dimenticato le lotte dei radicali e fa passare sulle teste dei calabresi logiche che in altri tempi, lei stessa e i suoi compagni d'avventura, con Pannella in testa, avrebbe contestato con sit in e scioperi della fame.

In un'intervista sul Corriere della Sera, la responsabile della Farnesina ha spiegato: "La scelta non l'ho fatta io, ma mi pare che, dal punto di vista dei requisiti, l'indicazione del porto di Gioia Tauro sia conseguente. È un porto di eccellenza e le ragioni portate dal ministro Lupi mi sembrano convincenti".

Non fa storia Lupi, di lui si conoscono le idee destroide e le determinazioni prese sempre a senso unico.

Destra, sinistra. Centro.
Comunque la si pensi, di fatto, “la più grande operazione di disarmo chimico degli ultimi dieci anni” è un abuso di potere imposto dai ministri, nel sud del mediterraneo, precisamente nel porto di Gioia Tauro. E non è roba da poco!

"Tutto sarà condotto con la ricerca della massima sicurezza - dice Bonino - Ma per essere chiari va detto che stiamo parlando di materiale tossico, non di armi chimiche. Nei container l'agente chimico e gli inneschi sono ovviamente separati: diventano armi solo se vengono messi assieme, di solito nella testata del razzo. Il trasbordo, che avverrà da banchina a banchina, senza stoccaggio, impiegherà più o meno 48 ore.

La Cape Ray, la nave americana, distruggerà poi i materiali in acque internazionali mediante idrolisi. I residui saranno trasferiti in Germania e Gran Bretagna per essere convertiti in sostanze utilizzabili dall'industria".  

sabato 22 ottobre 2011

Pannella e la politica delle tre carte


La politica delle tre carte dei radicali italiani.

Avevo accantonato l'intenzione di pronunciarmi sulla questione spinosa di Pannella e i suoi. Intenzionalmente volevo evitare di parlare della cena a palazzo Grazioli con Berlusconi Alfano e
Letta, per non dare importanza a questioni che ritengo politicamente scorrette, anche se, nelle trame dei rapporti strategici, le cene di lavoro sono usanze consolidate tra vertici di partito, impresari e dirigenti. In una situazione politica rabberciata e con i cittadini sull'orlo di una crisi di nervi, ben documentata, non si può pensare di portare avanti i propri piani, anche se giusti per certi versi, davanti a un piatto di pastasciutta o caviale. Per presentare proposte politiche c'è un luogo preposto: il Parlameto!

Il parlamento, la camera dei deputati è il luogo consacrato dal Popolo della Repubblica Italia, dove si dibatte e si espongono i concetti per il bene nazionale, presentare proposte e leggiferare in funzione del bene comune.
Se i cittadini hanno esaurito la pazienza e non delegano più è proprio a giochetti simili. Giochetti strategici di gente che della politica ha fatto cattivo mestiere e lascia intendere che non ci sono diritti ma concessioni fatte da chi detiene il potere temporale.



venerdì 14 ottobre 2011

radicali liberi e politica creativa

La follia dei radicali mette ancora una volta sotto scacco le istituzioni e gli italiani.


Già nell'87 mise una pornostar nel parlamento e ora, coerentemente, fa volare alto il Partito della Gnocca da una porta laterale.
All'epoca della prima parlamentare erotica, i radicali, giustificavano la sua candidatura in maniera molto colorita che suonava all'incirca così: “ tra tanti ladri anche una pornodiva ci sta bene”. Risultato 20.000 preferenze! Seconda solo a Marco Pannella, leader storico del partito. E oggi, come la motivano l'entrata stile “passo del giaguaro” per eludere le sentinelle delle sinistre che picchettavano le porte allo scopo di non fare raggiungere il quorum per la fiducia al governo Berlusconi?
Bravi come sono a parlare non faranno fatica a trovare buoni motivi mentre l'Italia sprofonda sempre più nello sfacelo sociale; nel frattempo, Ilona Staller, raggiunta la maggiore età (60 anni da qualche giorno), percepisce la pensione da parlamentare (3000 € lordi, 2000 netti, circa).

Forse è proprio per questo, per il vitalizio, che non fanno cadere il governo anzitempo; meglio raggiungere i cinque anni e concludere la legislatura, assicurarsi la pensione ed essere in buona compagnia.


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