Su prime video, film d'autore: il vuoto.
Nell’immaginario collettivo il diverso è colui che non
rientra nei canoni della comune morale. Non è solo una questione di
orientamento sessuale o intellettualmente non allineato al comune senso del
pudore.
Il diverso fa paura! È qualcosa di oscuro anche per la famiglia d’origine.
Nel sentire comune i genitori proiettano sui figli progetti
e aspettative personali. I contadini vorrebbero figli acculturati e ben
inseriti negli ambienti che contano ed i più agiati lavorano e intessono
rapporti sociali pertinenti affinché i figli continuino nelle professioni dei
genitori.
I mondi sommersi definiti lgbtq che tanto spaventano le persone ignoranti sono comunque realtà
con la quale tutti dobbiamo confrontarci. Gente né più e né meno come i cosiddetti
normali. Camminano e si nutrono come chiunque abita la terra. Hanno un’anima,
un corpo e un cuore e, udite udite, s’innamorano anche loro a prescindere dalle
aspettative degli altri, genitori, parenti ed estranei.
Il vuoto è un film
che narra questi sentimenti e le difficoltà dei giovani “diversi” che scoprono
di nutrire sentimenti e attrazione l’uno per l’altro. Due ragazzi che si amano
fanno scandalo ovunque!
Uno, nonostante l’attrazione emotivamente intensa per Gio’,
capitola ai voleri della madre. Una madre possessiva e retrograda. L’altro,
abbandonato dal suo amore per codardia in un momento molto difficile e intensa della sua esistenza cade nel vuoto mentre la
madre, comprensiva e aperta al dialogo, è affetta da una malattia che
solitamente non lascia scampo è in ospedale.
È, se vogliamo dare un’etichetta, la solita questione di
cuore traslata, anziché tra un lui e una lei, tra due lui.
Qualcuno si è raccontato. Ha narrato in chiave poetica il
suo essere altro. Ha messo squarci di vita vissuti traendo dalla propria esperienza
il meglio mettendola a disposizione della filmografia d’autore.
I ruoli dei genitori sono marginali ma esaurienti come pure
la società e il clima della cittadina di provincia in cui si svolgono i fatti.
È un film autobiografico? Forse. C’è poesia e amore tra due
anime propense a sfidare le comuni concezioni dei ruoli in amore. E per fare
ciò è necessario una grande dose di coraggio. Lo stesso che serve anche nelle
coppie “normali” ma di retaggio sociale differente.
Gli scogli granitici di certa cultura sono difficili da
sgretolare.
Complimenti Giovanni! Hai cucito e tessuto bene la trama del
tuo film. In bocca al lupo!
GRAZIE! Grazie di cuore per questa che non è una recensione ma una poesia, un inno all'amore che dal film è arrivato al tuo cuore e in questo scritto.
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