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mercoledì 25 settembre 2024

IL vuoto, film di Giovanni Carpanzano

 Su prime video, film d'autore: il vuoto.


Nell’immaginario collettivo il diverso è colui che non rientra nei canoni della comune morale. Non è solo una questione di orientamento sessuale o intellettualmente non allineato al comune senso del pudore.

Il diverso fa paura! È qualcosa di oscuro anche per la famiglia d’origine.

Nel sentire comune i genitori proiettano sui figli progetti e aspettative personali. I contadini vorrebbero figli acculturati e ben inseriti negli ambienti che contano ed i più agiati lavorano e intessono rapporti sociali pertinenti affinché i figli continuino nelle professioni dei genitori.

I mondi sommersi definiti lgbtq che tanto spaventano le persone ignoranti sono comunque realtà con la quale tutti dobbiamo confrontarci.  Gente né più e né meno come i cosiddetti normali. Camminano e si nutrono come chiunque abita la terra. Hanno un’anima, un corpo e un cuore e, udite udite, s’innamorano anche loro a prescindere dalle aspettative degli altri, genitori, parenti ed estranei.

Il vuoto è un film che narra questi sentimenti e le difficoltà dei giovani “diversi” che scoprono di nutrire sentimenti e attrazione l’uno per l’altro. Due ragazzi che si amano fanno scandalo ovunque!

Uno, nonostante l’attrazione emotivamente intensa per Gio’, capitola ai voleri della madre. Una madre possessiva e retrograda. L’altro, abbandonato dal suo amore per codardia in un momento molto difficile e intensa della sua esistenza cade nel vuoto mentre la madre, comprensiva e aperta al dialogo, è affetta da una malattia che solitamente non lascia scampo è in ospedale.

È, se vogliamo dare un’etichetta, la solita questione di cuore traslata, anziché tra un lui e una lei, tra due lui.

Qualcuno si è raccontato. Ha narrato in chiave poetica il suo essere altro. Ha messo squarci di vita vissuti traendo dalla propria esperienza il meglio mettendola a disposizione della filmografia d’autore.

I ruoli dei genitori sono marginali ma esaurienti come pure la società e il clima della cittadina di provincia in cui si svolgono i fatti.

È un film autobiografico? Forse. C’è poesia e amore tra due anime propense a sfidare le comuni concezioni dei ruoli in amore. E per fare ciò è necessario una grande dose di coraggio. Lo stesso che serve anche nelle coppie “normali” ma di retaggio sociale differente.

Gli scogli granitici di certa cultura sono difficili da sgretolare.

Complimenti Giovanni! Hai cucito e tessuto bene la trama del tuo film. In bocca al lupo!

1 commento:

  1. GRAZIE! Grazie di cuore per questa che non è una recensione ma una poesia, un inno all'amore che dal film è arrivato al tuo cuore e in questo scritto.

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