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lunedì 5 agosto 2024

Mefisto o la vita?

 

"bombe su noi- ©iannino2024"

Oltre 40mila i morti da ottobre ad oggi in Gaza rasa al suolo dalla rabbia di quanti stanno dietro a Netanyahu. Quella rabbia esplosa in reazione allo scempio dei terroristi alla strage più grande di cui si ha notizia finora compiuta sabato 7 ottobre del 2023 all’alba da Hamas al festival Supernova, un rave party organizzato nel sud di Israele. Per ore i miliziani di Hamas hanno inseguito a bordo di jeep, moto e pickup le persone che cercavano di fuggire o nascondersi.

Belve dalle fauci insanguinate! Quanti muovono gli eserciti guidati dalla cecità sulla gente inerme.

In oltre 300 giorni dall’inizio dei massacri su Gaza si stimano in oltre quarantamila i morti decimati dai bombardamenti israeliti.

Macerie in Gaza. Puzza di polvere e morte tra i palazzi sventrati e trasformati in montagne funeste dall’ira di chi non conosce altra soluzione come risposta al torto subito. Un torto altrettanto bestiale e incomprensibile nell’era dei lumi e della ragionevole conoscenza oramai a portata di click.

La comunicazione è interattiva, immediata. Le notizie, belle, piacevoli e orrende le teniamo in tasca nei devices.

Forse è questa semplicità interattiva che ce li fa vivere con distacco? Ma la puzza di polvere e cadaveri non è una forma di realtà aumentato. Non sono effetti realizzati dalla visionarietà di webmaster e dei costruttori di videogiochi! È distruzione reale di civiltà costruite attorno a teoremi inopportuni e inappropriati.

Il governo israeliano aspetta la reazione all’omicidio del capo politico di hamas al riparo nei bunker

e intanto continua la pioggia di bombe su Gaza dove la gente è esposta alla violenza bellica senza protezione alcuna e privata dalle più misere ed elementari condizioni di sopravvivenza!

Dopo l'uccisione da parte di Israele di Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas, il mondo si interroga su quali potranno essere i prossimi sviluppi nella regione. Haniyeh, 62 anni, è stato assassinato nella notte tra martedì e mercoledì in un attacco aereo compiuto dalle forze armate israeliane, mentre si trovava a Teheran. Adesso, quello che tutti si chiedono è quali saranno le conseguenze del raid, ma soprattutto quanto questa azione inciderà sui numerosi tavoli aperti, a partire da quello che vede i negoziati per la liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza, fino ad arrivare al nucleare iraniano.

 

 

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