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venerdì 1 dicembre 2023

L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro

 

Aumento delle pensioni? Secondo la Meloni il suo governo le ha fatte e ci sono!

Ma per giovani e anziani senza lavoro è sempre più problematico arrivare a fine mese. 

Da una vita si sente parlare di gabbie salariali, cioè di quella giungla economica incomprensibile che determina i compensi dei lavoratori e , infine, compone le pensioni di quanti sono riusciti a raggiungerle.

La simulazione dei calcoli per la rivalutazione delle pensioni INPS per l'anno 2024 mostra la disparità tra cittadini pensionati in Italia in maniera impressionante.




La voragine tra il minimo INPS, che ammonta al lordo delle trattenute di legge a misere €567,94 e le massime ( 5000, 6.000,00€) , è vergognosamente incolmabile.

Tralasciando l'analisi del meccanismo contributivo pensato per accompagnare ad una vecchiaia dignitosa tutti i cittadini perché ormai obsoleta il governo Meloni con le rivalutazioni pensionistiche del 2024 ha fatto solo propaganda politica e nient'altro.

Intanto le bollette domestiche aumentano! La benzina, aumenta!, ricordate la campagna elettorale sulle accise? E che dire del lavoro che non c'è più?

Economisti e sociologi sono d'accordo nell'affermare che i vecchi metodi lavorativi non riescono a garantire esborsi INPS destinati a pensioni e salari sociali inquanto il flusso di denaro in entrata è insufficiente. Quindi?

È compito di chi governa garantire pari dignità ai cittadini! Disoccupati o inoccupati non per propria scelta! ma fuori dai meccanismi produttivi voluti dalle classi dirigenti che pensano esclusivamente in soldoni qualsiasi decisione aziendale.

Nella giungla salariale, camuffati in mezzo agli imprenditori seri, bivaccano allegramente i predatori seriali che offrono paghe orarie da fame: 8euro lorde per ogni ora che passi in cuffia sempreché produci e accalappi clienti ma se questo non avviene la remunerazione scende a neanche 2 euro netti per ora passata a vendere prodotti effimeri.


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