Modesto esercizio di logica. Analisi dal basso delle azioni strategiche messe in campo dalla politica.
In queste ultime ore siamo stati testimoni di episodi che senz'altro influiranno nel futuro socializzante di ognuno.
Abbiamo assistito commossi al rito religioso per i defunti e nell'occasione conosciuto il pensiero e le azioni di un personaggio schivo ma propositivo per quanto attiene al mondo del welfare:
David Sassoli. Quest'uomo conosciuto e apprezzato giornalista che ha ricoperto l'incarico di Presidente del Parlamento europeo ha lasciato un gran vuoto. E come accade ogni qualvolta va via una personalità dedita al servizio per il prossimo le sue azioni intime sono rese pubbliche dalle persone che le sono state vicine nella quotidianità degli affetti familiari e civili.
Inutile sottolineare l'aspetto privato di qualsiasi entità. Ciò che conta nelle azioni è la risonanza concreta consequenziale all'atto stesso. E David Sassoli, per quanto è emerso, è stato un gigante di bontà e dedizione volto al bene comune. Le sue azioni tendevano all'inclusione mai alla divisione o suddivisione dei privilegi.
Invero, assistiamo alla strategia non tanto malcelata di una cordata disseminata tra le parti politiche in sintonia con le avvelenate logiche spartitorie la volontà di erigere o quantomeno accaparrare una bandierina nello scacchiere alto della Repubblica italiana: il Quirinale!
È ormai risaputo che i nomi buttati sullo scacchiere anzitempo non sono mai stati tenuti in considerazione seriamente. E le precedenti nomine lo confermano.
Probabilmente la posta in gioco è ben altra!
Le mire degli schieramenti si possono solo supporre e immaginare. Tra trasversalismi interessati e buona fede vi è un baratro incolmabile in fondo al quale germoglia la mala pianta della vanagloria o vanità come dir si voglia fomentata dalla spasmodica fame di possesso.
Si vocifera che gli ambasciatori stiano sondando il terreno per capire le probabilità e porre eventuali correttivi affinché il cavallo posto ai nastri di partenza abbia buone occasioni di vittoria. Strategie consolidate che vanno a agitare le acque torbidi dell'ego personale per fare riaffiorare i bisogni famelici dei potenziali supporters utili al buon esito.
Strategie malsane! Che, pur comprendendone la machiavellica regia, gettano in pasto al pubblico ludibrio vecchie storie disonorando le intenzioni del buon vecchio condottiero in arme sceso in campo per la singolar tenzone.
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