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venerdì 9 aprile 2021

Impotenze, impotenti strategie aprono alla disperazione collettiva

Siamo in guerra? Certo che sì! Altrimenti come spiegarsi questo continuo mutare del virus?

Il virus definito dagli studiosi covid sars 19 sembra vivere di vita e intelligenza fuori dal comune. Non è possibile che riesca ad aggirare le difese immunitarie della perfetta fabbrica che è l'organismo umano. La scienza e i saggi ragionamenti hanno prevalso quasi sempre sulle malattie grazie agli studi e ai farmaci ottenuti a seguito dalla ricerca scientifica mirata a contrastare batteri e virus dannosi. Ma davanti a questo scoglio alieno sbucato nel 2020 ogni sforzo umano sembra inefficace.

Non è un problema esclusivo di una sola nazione o luogo geografico. Il virus è penetrato ovunque.

 E a nulla valgono le difese immunitarie genetiche prodotte dal corpo umano mentre quelle messe in campo dalla scienza dopo i primi rallegramenti per essere riuscite a salvare vite umane e indotto speranze correlate al buon esito, per alcuni soggetti sono risultate essere un boomerang  peggiore delle opportunità e qualità di vita sperate.




Il malcontento corre tra le popolazioni e le corporazioni del lavoro costrette all'inoperosità imposta dalle quarantene sono alla fame.

Ieri una lunga processione di camion e camioncini guidata da ambulanti ha percorso le vie di Catanzaro da sud a nord.

Lentamente gli ambulanti coi loro carri allestiti per essere trasformati all'uopo velocemente in bancarelle hanno espresso malessere e impotenza a una popolazione collassata anch'essa dagli avvenimenti.

Siamo stremati! Nessuno, neanche super Mario riesce a trovare soluzioni.

E mentre gli avvoltoi s'azzuffano nelle loro gabbie dorate di tanto in tanto legiferano, impongono restrizioni e affidano le speranze ai soldati e alla scienza attraverso la campagna vaccinale. Piani che di strategico hanno ben poco visti i risultati!

Siamo in guerra! È ovvio. Ma non servono i militari, le quarantene e i farmaci dalle proprietà miracolose. Serve ritrovare la serenità, il buon senso anzitutto!

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