Anche se viviamo in uno Stato laico c'è una religione che di fatto iniziamo a apprendere fin dalla tenera età. I nostri genitori fin dalla nostra venuta al mondo ci consacrano al Signore attraverso la cerimonia del S. Battesimo. E poi, nel periodo delle scuole elementari ci iniziano al catechismo per farci apprendere la vita secondo i Vangeli del Salvatore, nostro Signore Gesù Cristo.
La storia è avvincente per i miracoli narrati e le liete novelle tramandate dagli apostoli quanto cruda per le violenze subite da Gesù negli ultimi istanti della sua vita terrena. Violenze che hanno superato la bestialità primordiale dell'uomo sul Figlio dell'Uomo.
Una cieca e stupida bestiale violenza inferta sadicamente su un uomo inerme fino a qualche ora prima osannato e seguito da una miriade di persone che vedevano in Lui il Salvatore.
La narrazione ci racconta di un uomo che parlava d'amore, pace e comprensione. Un uomo dalle parabole chiare. La sua allegoria si faceva capire anche dagli analfabeti e faceva breccia nei cuori semplici.
Cosa che ai dotti del tempo faceva paura.
Gesù era un sovversivo! Per i sacerdoti e i ricchi stolti che si attorniavano di servi e sfruttavano i deboli e gli ignoranti che si genuflettevano per un tozzo di pane e un posto per dormire persino nelle stalle in compagnia degli animali.
Gesù di Nazareth, sempre secondo le Sacre Scritture, predicò l'uguaglianza, la fraternità e l'amore.
Colpe imperdonabili, non punibili secondo le leggi dell'epoca.
Sacerdoti e poteri temporali precostituiti dovevano correre ai ripari. Fare in modo che qualcuno lo accusasse e risultare punibile per salvaguardare i privilegi delle caste dominanti.
Trenta denari, dicono le scritture. Giuda lo tradì con un bacio e per trenta denari lo indicò ai soldati in agguato.
Anche Pietro lo tradì rinnegandolo.
Gesù della stirpe di Davide fu messo alla berlina. Gli fu calzata una corona di spine sul capo e per scettro gli fu fatta impugnare una canna. Tra sputi urla frustate insulti lapidazioni e spintoni trascinò la croce fino a essere inchiodato.
Vi è un periodo dell'anno che le comunità cristiane ricordano la Passione di Nostro Signore Gesù Cristo con delle rappresentazioni folkloristiche suggestive dalle radici pregne di religiosità e antiche credenze toccanti.
La violenza gratuita. La sopraffazione del potere precostituito sugli umili e indifesi è ancora una prerogativa dei potenti in armi e sovvertono con la forza e nel sangue le popolazioni. È cronaca di questi giorni il golpe in Myanmar, conosciuta anche come Birmania.
La leader eletta democraticamente Aung San Suu Kyi è agli arresti. E le truppe del dittatore stanno facendo stragi tra i manifestanti.
È una guerra fratricida! Uno stato d'assedio violento e sanguinoso imposto da un bieco dittatore e generale dell'esercito nazionale Min Aung Hlaing. La violenza non si ferma con le parole e i buoni intenti, l'ONU deve intervenire immediatamente con ogni mezzo a disposizione per evitare la crocefissione del popolo birmano. Ché, in questo caso è il Cristo in croce; un popolo in lotta per la difesa della sacralità dei diritti civili!
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