Nelle tradizioni popolari le varianti al tema, in cucina e nei detti, sono un'infinità e variano da una regione all'altra. I territori mantengono ancora alte molte tradizioni che si tramandano da genitori a figli.
Un piatto che ricorre sempre durante le feste dell'Immacolata, giorno in cui si tirano fuori dagli scatoloni gli addobbi natalizi, è il capretto al forno. La ricetta si perde nella notte dei tempi e le varianti sono poche:
si soffrigge la cipolla e si mette il capretto nel tegame. Si lascia cuocere lentamente sul fuoco e poi si inforna. Alcune aggiungono i piselli, altre i carciofi.
Il profumo inonda gli ambienti. I ricordi riaffiorano. E le frasi continuano a vibrare nell'aria: “u caprettu è sbrigogna muggheri” il capretto è un piatto prelibato che, legato alla tradizione popolare, rammenta il sacrificio dell'Innocente. Ma nel contempo, alla resa dei conti, in tavola sembra essere ben poca roba. Da ciò il detto che non fa fare una gran bella figura alla padrona di casa che lo porta in tavola. Insomma, non è una pietanza abbondante!
Questo è il primo anno senza Vasco. Lui ne era ghiotto! Tutti, a tavola, abbiamo rivolto il pensiero a lui. Ci manca!
E poi, nel cielo, come per incanto, un profilo prende forma. no. Non può essere una suggestione. È al nostro fianco... sempre. Come i nostri cari che, lasciato il fardello corporeo, seguono le nostre vicissitudini terrene e ci confortano nello spirito
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