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giovedì 9 gennaio 2020

War, Pace

Ritengo che nelle prassi del vivere civile la più importante sia alla voce “rispetto”.

Rispetto per le altrui sensibilità.
Sensibilità culturali. Quindi antropologiche. Politiche. Sociali.

La velocità del web ci ha dis-educati e abituati a stili di vita assurdi, vedi rapporti interpersonali basati su sensazionalismi, attacchi verbali, falsità, urla, derisioni, non lascia spazio alla riflessione pacata e attenta dei problemi reali che attanagliano la società e quindi tutti noi.

Il campo occupato dalla politica è teatro di eterne battaglie.
Arroganza. Presunzione. Imposizione del proprio pensiero. Queste alcune facce delle imposizioni gettate e amplificate sui social dai sostenitori delle parti.
Sembra che la proposta unificatrice non faccia breccia nelle teste dei vari leader.

Maschere di guerrieri.
 condottieri di guerre intestine.

Dalla guerra violenta delle parole alla guerra delle bombe il passo è breve.
Ci siamo bevuti il cervello!
E se a pochi passi da noi la guerra miete vittime, dilania corpi, affama popoli, nelle realtà cosiddette civili i leader gongolano sui mega schermi ultrapiatti sfoderando sorrisi e mostrandosi sicuri e fieri per le operazioni crudeli che hanno portato alla ribalta pensieri biechi di cui l’umanità dovrebbe rifugire.
Piuttosto che vergognarsi elogiano i misfatti commessi. Elencano le stronzate. Asseriscono teoremi condivisi dai seguaci ubriacati dalla miseria culturale prima che materiale in cui versano.
E poi ci sono i pennuti, i venditori di notizie false o adulterate dalla visione sovranista a tutela di confini mentali cazzuti. I pennuti cazzuti, quelli che padroneggiano la scrittura. I teorici della penna e leoni delle tastiere per le cazzate on.line che dicono tutto e il contrario di tutto all’occorrenza.

Sì! Ci siamo bevuti il cervello! 

E l’ubriacatura ultima sta nella corsa alla velocità connettiva. Il 5G fa male?

La domotica necessaria 
Ancora gli studi scientifici di ricercatori pubblici e di parte, non sanno, o non vogliono? dare risposte certe; dire, se le onde prodotte dalle antenne che dovranno coprire millimetricamente le città oggetto di sperimentazione, sono dannose per la salute pubblica.
Male o bene! Ma poi è davvero necessario essere connessi sempre e comunque?
Avere a disposizione sempre android, telefonia e robot e controllare anche gli elettrodomestici? cosa cambia nel rapporto interpersonale tra amici reali e virtuali; colleghi di lavoro, conoscenti?

Passi per la gestione dei semafori e altre componenti di pubblica utilità, ma, nella pratica quotidiana di ognuno cosa comporta questa corsa connettiva?
5G
Migliora forse la nostra mente? Ci predispone al dialogo? All’accettazione dell’altro? All’altrui pensiero?
E, perché no! Porta benessere?, dispensa dalle fatiche e suddivide equamente le risorse del pianeta saggiamente?fa stare bene quanti scappano dalla miseria e dalle guerre?

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