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sabato 18 maggio 2019

In Calabria si dice così

Aforismi.

Dall'antica saggezza popolare contadina si può attingere a piene mani per semplificare e chiarire gli aspetti della quotidianità. Aspetti che con superficialità diamo per scontati.

"i guai da pignata i canuscia a cucchijara chi i manija"

La routine portata a giudicare le persone dall'aspetto esteriore. Cosa che i nostri vecchi non facevano.
E alcuni insegnamenti tramandati dagli anziani rimangono impressi per sempre in chi ha avuto la fortuna di apprenderli e ne hanno tratto tesoro.

Non giudicare oltre che essere un insegnamento della dottrina cristiana è anche una prerogativa di vita delle persone sagge.
Non giudicare se non vuoi essere giudicato! Si dice in gergo.
A dire il vero, auspico, invece, e per questo ammiro chi non si lascia andare a facili giudizi, l'astensione ampia e il silenzio totale fino a quando non si ha la certezza che quanto esce dalla bocca abbia un minimo di fondamenta.

Aprire la bocca e darle fiato per emettere suoni più o meno gradevoli è diventato un esercizio comune nella vita reale e ancora di più nelle piattaforme web. Sui social media è diventato virale. Bullizzare o semplicemente millantare verità assolute è un gioco che può finire male.
Perciò facciamo tesoro dell'antica ma attualissima saggezza dei nostri vecchi e pensiamo che dietro le apparenze esteriori si cela spesso una verità difforme dai nostri pettegolezzi perché solo chi vive le proprie vicissitudini le conosce a fondo e può dire il vero che sta nel proprio animo.
In Calabria si dice: “i guai da pignata i canuscia a cucchiara chi i manija”, tradotto: “le cose che tormentano l'individuo sono esclusive e le può esplicitare solo il soggetto interessato”.

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