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sabato 8 luglio 2017

Passi di velluto

Quando la violenza prende il sopravvento e il male si accanisce sui deboli le. Etichette per definirne il genere sono inutili e a volte anche morbosamente dannose.
Il vouyerismo vince sempre. E, passato il primo attimo d'indignazione la curiosità lascia spazio all'indifferenza.
In pochi si chiedono come mai arrivano quotidianamente barconi sulle coste della Calabria. Tutti carichi di minorenni senza scarpe.
Camminano leggeri. Uno dopo l'altro. Passi di velluto che non lasciano tracce. Silenziosi. Gli infradito diventano un bene prezioso per alcuni, mentre altre, costrette sulla strada, indossano scarpe col tacco dodici e sembrano di volare leggere. eteree come farfalle verso un mondo sconosciuto governato e abitato da uomini lussuriosi. (esigenze di mercato) loro malgrado, obbligate...

I piedi sono costretti in posizioni inusuali, imprigionati, toccano terra con le dita. Adesso. Ma prima?

Forse non li possedevano? Sono così poveri e reietti che non hanno visto scarpe in vita loro? oppure glieli fanno togliere i mercanti di carne umana?
Quanto peserà un paio di scarpe anche consumato? che peso specifico vuoi che abbiano un paio di pantofole di corda?
Quel tanto che basta per imbarcare ancora qualche chilo di carne e ossa da scaricare oltre confine!

E poi, gli sturpi e le violenze. Abusi che non hanno nulla di umano tolta la follia che rimane una prerogativa dell'essere che sta in cima alla catena animale.
ph digit, courtesy archivio Iannino©

La violenza non ha confini, colore e neanche genere.
Uomo contro uomo. Donna. Bambini. Che non sempre scaturiscono per motivi ideologici.
La violenza sta sottocenere. Cova lentamente. E quando diventa una fiamma incontenibile brucia ogni cosa. Tutto ciò che rientra nel raggio del proprio stato vitale è potenzialmente in pericolo.

Femminicidio. È stato coniato questo termine per additare con disprezzo l'uomo, il compagno, che ha infierito fino ad ammazzare la donna amata prima e odiata dopo.
Le cronache narrano di amori finiti per uno dei due ma che l'altro non vuole accettare.
Una persona con la testa sulle spalle se ne farebbe una ragione ma … il cervello è come un velo di cipolla. E allora avanti con le manifestazioni di solidarietà e denuncia. Giù con i talk show.
Nell'era dell'apparire, non sorge il dubbio che queste operazioni, anzicché emancipare, mortifichino l'intelligenza di chi osserva dalla finestra, con occhi e orecchi condizionati dal racconto enfatizzato o no dai media, vittime e aguzzini?


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