Da quando c'è la moneta unica in
Europa si sta peggio!, la colpa non è dell'euro in sé ma di quanti
hanno approfittato della buona fede dei cittadini e questo appunto
non è rivolto solo ai politici ma a chiunque si è arricchito sulle
disgrazie altrui. Quindi singoli faccendieri e gruppi che si sono
approfittati delle situazioni.
In tutto ciò chi ci ha governati ha
una grandissima fetta di colpa per essersi attorniato di gentaglia
priva di scrupoli.
Qui, in Italia, da qualche tempo,
personaggi non eletti dal popolo sono stati messi a dettare le agende
politiche ed economiche. Il primo fu il governo tecnico dei
professori che con la sua dissennata manovra ha saputo fare della
semplice macelleria sociale. Ricordiamo la questione legata alle
pensioni e all'INPS, agli esodati, ai tagli lineari sui dipendenti
pubblici e alla decurtazione dei buoni pasto che eccedevano i 7 euro.
E mentre questo e altro ancora si consumava ai danni dei cittadini
qualche ministro voluto da Monti foraggiava la compagna e i suoi
traffici in mezzo mondo adoperando soldi italiani, come ci ha
illustrato egregiamente la Gabanelli nel suo reportage sul
Montenegro e sulle società off shore della compagna di Clini,
ministro dell'ambiente imposto da Mario Monti.
Dopo Monti c'è stato Enrico Letta.
Quasi trombato nell'immediatezza da Matteo Renzi, l'ottimo e
ineguagliabile venditore di sogni. E, in merito al futuro e sulla
fiducia nel domani, pare che i gufi stiano aumentando di numero visto
che con le parole del vulcanico Matteo non si mangia e non si pagano
le tasse.
Il povero e stanco Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano aveva sperato e tentato il tutto per
tutto per fare uscire l'Italia dalla crisi recessiva ma il risultato
è deprimente.
Deprimente come la sfiducia che i
politici si sono saputi conquistare. Asfissiante come il senso
d'insofferenza che attanaglia gli elettori nel recarsi alle urne.
D'altronde, con o senza il suffragio elettorale lo Stato ha le guide
designate dalle lobby di potere economico a prescindere
dall'interesse comune della Nazione o dell'Europa.
Intanto, mentre continua il feeling tra governo, imprenditori e industriali (Renzi come Monti ascolta e dialoga solo con loro e sembra ignorare le esigenze impellenti dei cittadini) l'Italia frana geologicamente e
moralmente.
Quanti, viene da chiedersi, stante così i fatti. sentiranno il bisogno civico di andare a votare il prossimo 23 novembre?
Quanti, viene da chiedersi, stante così i fatti. sentiranno il bisogno civico di andare a votare il prossimo 23 novembre?
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