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venerdì 10 gennaio 2014

C'era una volta la Fiducia

La questione del lavoro giovanile.

L'età, il lavoro, la cultura.


Alla casa del piacere della signora Gemma, ma anche negli altri bordelli d'Italia, c'era un cartello esposto. Singolare e fantasioso se fosse esposto oggi ma non privo di attenzione verso i giovani.

Singolare perché si leggevano modalità e tariffe con annessi e connessi tipo la saponetta normale o l'acqua di colonia sborsando una piccola aggiunta ma includevano, e per quei tempi era una sciccheria, acqua e asciugamano di tela.

Fantasiosa, molto fantasiosa per i nostri giorni visto come e quanto sono tenuti in considerazione i giovani dall'attuale classe dirigente, anzi, l'attenzione verso i giovani era "premurosamente educativa". che benevolmente elargiva un occhio di riguardo ai giovanotti di primo pelo che si affacciavano per la prima volta alle gioie della vita.

Signori, l'ossimoro è servito! Traete le dovute correlazioni tra l'iniziazione all'età adulta maschilista d'un tempo che ancora grava sulla nostra cultura sociale e le possibilità d'azione contemporanee di quanti viviamo le contraddizioni sociali indotte dalla politica pilotata dai burattinai dell'alta finanza.

Certo che se i quarantenni al potere dell'Italia del 2014, il giovane Letta e il burattino Matteo, con un atto di coraggio recidessero i fili che li tengono ancorati a logiche di potere economico insostenibili e mettessero in campo accortezze mirate per garantire il lavoro e lo studio dei giovani, il reinserimento dei meno giovani nelle attività sociali, molte storie di degrado non riempirebbero i giornali e non salirebbero agli onori della cronaca.

ps: allungare l'età pensionabile è il risultato della politica miope dei burocrati che si cibano di numeri ma decima le vite delle persone; risana i conti INPS e uccide la dignità degli anziani, mortifica le tutele dei lavoratori perché annulla i diritti acquisiti dei dipendenti subalterni ma mantiene intatte le pensioni d'oro e tutela la casta.

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