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sabato 25 maggio 2013

Letta abroga il finanziamento pubblico ai partiti, ma in 3 anni, tra 6 mesi, forse

courtesy M. Iannino. "CULT" pittura 2012
I cittadini italiani che pagano le tasse stanno vivendo momenti drammatici a causa degli aumenti delle aliquote sulle bollette delle utenze domestiche o, per le ormai poche, aziendali e della mancanza di entrate da lavoro dipendente e,o, privato.

In tutto questo gran casino pare che la preoccupazione maggiore del nostro Presidente del Consiglio Enrico Letta sia l’apparire.

Vuole apparire determinato e quindi si gioca la carta dell’abrogazione, “abrogazione” questa la dicitura voluta da Lui in materia di norme vigenti sul finanziamento pubblico ai partiti.

Abrogazione! Espressione decisa, che lascia però uno spazio d’attuazione di tre anni, una volta che tutti saranno d’accordo e diverrà legge dello Stato.

Vale a dire che la nuova normativa entrerà in vigore gradualmente nell'arco di tre anni per dare il tempo ai partiti che hanno strutture faraoniche in rosso di mettersi in pari, fare proseliti e cercare sponsor per la macchina burocratica che li sostiene sul territorio anche attraverso la donazione volontaria dell’uno per mille delle ritenute irpef.

Si prevede un cambiamento, quindi, anche sul modello della denuncia dei redditi: tate caselline che associate a quelle delle chiese trasformeranno in gruviera il modello della “dichiarazione dei debiti” degli italiani già abbastanza incasinato e incomprensibile di suo.

 Che dire? Da cittadini già frustrati dal potere politico avremmo gradito essere testimoni di manovre dirette alla persona, agli ultimi che non riescono a campare a causa dei problemi noti e abbondantemente ribaditi.

È dal rispetto dimostrato concretamente verso i deboli che inizia la vera democrazia e il vero fare politica.

Come tutti continuano a ribadire: “è un momento difficile”; sarebbe opportuno e onesto che anche chi assorbe grandi risorse pubbliche iniziasse a farsi carico del sociale risparmiando e ove necessario rivedendo il concetto di partito politico e relative strutture.

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