bersani, monti, fornero, cos'è cambiato? |
facce della stessa medaglia? |
Italia, campagna politica deludente!
A leggere i giornali si ha la netta sensazione che noi italiani non godiamo di una buona reputazione. E in buona sostanza siamo dei gonzi che ci beviamo tutte le cazzate che stanno ingrassando i titoloni dei giornali e fanno sbavare i commentatori politici dei talk show.
Se è vero che sulla scia
dell'incertezza politica legata al voto, oltre che per le vendite che
in tutta Europa prendono di mira i titoli delle banche sotto assedio
a Milano dal caso Mps e che nei commenti di Wall Street Journal e
Financial Times la nuova sfiducia degli investitori in Italia è
legata anche alle preoccupazioni dei mercati per il recupero nei
sondaggi elettorali di Silvio Berlusconi, possiamo considerare la
politica italiana non sull'orlo del baratro ma sotterrata a tremila
leghe sotto.
Ma dico com'è possibile
che l'attenzione di tutti i media, (web compreso, considerato fin ora
uno strumento evoluto e libero che non si lascia condizionare dalle
stronzate della vecchia politica,) adesso non trovano di meglio che
schierarsi e tifare per chi la spara più grossa dimenticando i
problemi reali o al massimo reagire con la satira?
Io non ce l'ho con i
ricchi o la ricchezza e tanto meno con chi possiede grandi patrimoni
(beati loro!). Certo, farebbe piacere vedere qualcuno di questi
ricconi correre in aiuto di quel 90% che rasenta la povertà e non
gode delle agiatezze derivanti da lavori leciti e illeciti che ci
hanno portato alla fame e all'imbruttimento. Ma questo non succede!
Anzi c'è chi teorizza evasioni fiscali o condoni tombali fino a
farli diventare leggi dello Stato... no, decisamente non meritiamo
simili rappresentati!
Fermi tutti. Riprendendoci
dignità e cultura della libertà.
Non concediamo scampo a
chi aggira il volere referendario, facciamo in modo che sia finita
definitivamente con lo sperpero dei fondi pubblici a partiti e
giornali, alle spese per le guerre e agli armamenti, alle frode
fiscali, al saccheggio dell'ambiente e alla mortificazione dei deboli
e quanti vivono ai margini della vanagloria della cattiva politica.
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