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giovedì 21 febbraio 2013

Bugie e litigi al servizio dell'antipolitica


E' una campagna elettorale un po' pacchiana. Che allontana, con ogni probabilità, ulteriormente la gente dalla politica. Le gaffes dei politici impegnati a procacciare voti sono amplificate dai giornalisti e sul web la satira monta Monti, Berlusconi, Casini, Fini, Bersani, Maroni, Grillo, Ingroia, Giannino.

La Merkel smentisce Monti. Nessuna ingerenza da parte nostra. “Sono gli italiani a decidere da chi essere governati”.

Giannino non millanta titoli accademici, è dadaista! s'inventa persino la partecipazione allo Zecchino d'oro. Smentito da Mago Zurlì (Cino Tortorella, storico conduttore della festa della canzone dei bambini all'Antoniano di Bologna)

Berlusconi restituisce IMU e regala fantasie proibite.

I fratelli d'italia scivolano sulla banana e si rompono il fattore Q con lo sketch omofobo. Sketch bocciato dalla Meloni.

E poi ci sono i paracadutati, i cosiddetti pesci fuor d'acqua gettati nei territori altrui. Ci sono i trombati e gli scudati. Nel senso di dentro o fuori nelle pole position dei partiti.
Col porcellum in vigore ancora si riesce a ricattare, promettere e esigere fedeltà a circa 20mila€ al mese.
Non c'è che dire, è proprio una bella cartolina illustrata di vizi e poche virtù. E siccome solo un movimento sembra essere esente (nauseato?) anche perché ha dimostrato nei fatti che si può fare politica senza depredare i contribuenti ma lavorando per loro, cosa succede? Succede che tutti i collusi, che fin'ora hanno assediato i posti di potere menano botte da orbi su Grillo e i simpatizzanti del movimento a cinque stelle.

I rumori mediatici si amplificano e danno rilievo alle beghe più che alle notizie. I papabili leader in corsa per il premierato litigano ma non si incontrano come dovrebbe avvenire in un paese civile per dire agli elettori cosa serve e come intendono riportare la normalità nel Paese.

Insomma, è davvero l'Italia di Piero?, quella cantata dal bravo e simpatico Cristicchi?

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