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domenica 16 dicembre 2012

Monti, il silenzio del Saggio

courtesy Mario Iannino©
courtesy M. Iannino, "linguaggi metropolitani"
Che i media abbiano un potere enorme è risaputo.
I miti creati dai critici e magnificati dai giornali che traggono i maggiori benefici dalla bramosia dei voyeur si imboccano l'un l'altro le notizie. Progettano scoop. Tessono trame più o meno torbide per catturare l'attenzione dei lettori e di quanti seguono morbosamente gli idoli così creati, forse, pur sapendo che la vita reale è differente da quella narrata.
Sarà il tormentone contemporaneo che reca instabilità nelle menti della maggior parte di noi che induce a cercare rifugio nelle visioni patinate e tra le righe delle parole non dette?

Le persone accorte pare lo sappiano da tempo. E Mario Monti, che è una persona accortissima, non fa eccezione. Evita il contatto con i giornalai di strada e quando programma una conferenza stampa misura tempi e luoghi.

«Buon Natale, tanti, tanti auguri». Con queste parole Mario Monti ha liquidato i cronisti all'uscita dal Senato, dove ha assistito al tradizionale concerto di Natale insieme alle più alte cariche istituzionali.
Il professore non ha volutamente rispondere ai giornalisti che esplicitamente chiedevano se il colloquio con il Presidente Napolitano fosse servito per fare chiarezza sulla sua possibile candidatura alle prossime elezioni politiche. Interrogativo diventato un tormentone da dare in pasto a ogni ora dopo che Berlusconi, con la sua ridiscesa in campo e le plateali esternazioni, ha tolto la fiducia e fatto cadere il Governo dei tecnici.

... comunque, meglio tacere che vomitare cazzate! l'esperienza insegna e abbiamo già dato.

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