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mercoledì 1 agosto 2012

cittadini attenti o ciarlieri amanti del gossip?

L'impoverimento economico, la miseri, la precarietà ci imbruttiscono.
Nello stato di povertà, la sfiducia avvelena il clima sociale ed è facile incriminare chi, secondo un proprio modello di vita condizionato da precarietà e fame o da semplice innata vena polemica, vede nel benessere altrui il male, anche dove non c'è.

Oggi nel web, un post ha raccolto le curiosità e l'indignazione dei navigatori che lo hanno letto. Anch'io, l'ho letto.

Il post in questione evidenzia la proposta 02-606/2012 e il relativo decreto della regione Calabria n°6649 del 14 maggio 2012 inerente le spese di rappresentanza e la liquidazione delle fatture per un ammontare totale di € 5.555,50.
Le fatture, intestate a organi di governo regionale, assessori, ufficio di gabinetto, presidente e vice, tutte provenienti da ristoranti, alberghi e bar, hanno suscitato facile sarcasmo e indignazione specie in chi deve saper inventare pranzo e cena con i pochi spiccioli disponibili.

Com'era prevedibile, d'altronde!

Ora, dando per scontato che un pochino di morigeratezza e di parsimonia non guastano mai, specie per rispetto a chi sta messo male, viene spontaneo chiedere: a chi servono questi rumori mediatici?
Non si vedono illeciti nelle spese approvate e liquidate nel decreto.
D'altronde, le istituzioni in questione, (non dimentichiamo che stiamo parlando degli organi di governo regionale) utilizzano un istituto contrattuale previsto dalla legge che si chiama “rimborso spese di rappresentanza effettuate dai componenti della giunta regionale, dal presidente e dagli uffici preposti alla cura degli incontri istituzionali”; istituto pubblicato, appunto, nel gazzettino degli atti e delle leggi regionali espletate dagli organismi politici in carica.

Il resto, ove si riscontrassero anomalie, è compito della magistratura. A noi il compito di suggerire saggezza e rispetto delle regole nell'espletare il servizio pubblico per antonomasia: la politica.
Certo, se vedessimo i dipendenti regionali o qualsiasi altro impiegato abbuffarsi al bar con i soldi nostri diventa nostro compito denunciarli ma per il resto le parole gratuite non servono. Anzi sono dannose per l'immagine dell'intera collettività.


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