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giovedì 17 maggio 2012

Marisa e Pino Masciari, Organizzare il Coraggio

Ha le dimensioni di un tascabile e raccoglie alcuni anni di vita tormentati di un calabrese trascorsi da testimone di giustizia sballottato per l’Italia non sempre nei modi più consoni per una famiglia con due bambini piccolissimi sradicati dalla propria realtà.
Il concetto della famiglia è un tema ricorrente nel racconto-testimonianza di Pino Masciari, questo il nome del testimone di giustizia, autore del manoscritto, che racconta di sé, del suo lavoro, e del padre prima di lui, della sua passione per l’edilizia e dell’intimità familiare che si instaurava nei cantieri. Parla di un piccolo mondo antico fatto di onestà e di duro lavoro; della voglia di ampliare la piccola impresa artigianale di famiglia; della volontà di acquisire commesse importanti anche per offrire lavoro alla sua gente; Pino Masciari sogna in grande, e ci riesce! Vince appalti! Ma con la morte del padre si trova a dover fronteggiare le incongruenze territoriali, la piccola malavita organizzata, le famiglie di ‘ndrangheta che chiedono il pizzo del 3% e alcuni intoccabili che invece chiedono il 6%.

Più che un libro sembra di scorrere le pagine di un diario personale dove l’autore riversa amarezze derivanti dai soprusi e dall’arroganza del potere politico economico e imprenditoriale calabrese ma anche romano. Denuncia collusi, faccendieri, malavitosi e istituzioni. Ripete concetti e delusioni quasi come un tantra, qualcosa che lo aiuta a rafforzare il riscatto di una vita trascorsa da fuggiasco nei momenti di scoramento e quando tutto sembra perduto, quando anche lo Stato in alcune sue frange sembra deludere le aspettative, ecco spuntare i cittadini onesti che diventano gli amici di Pino Masciari e della sua famiglia e insieme a una moltitudine di gente comune quali i ragazzi del Meetup di Catanzaro, Torino, Roma, Ancona, Napoli, Bari si affiancano nomi conosciuti per l’impegno sociale: don Ciotti di Libera, il filosofo Gianni Vattimo, Angela Napoli, Gian Carlo Caselli, Beppe Grillo.

È un documento lucido, spietato. Uno spaccato sociale che, pur con i suoi lati oscuri, illumina le menti di chi vuole vedere la bellezza e “ORGANIZZARE IL CORAGGIO” per raggiungerla.

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