Ricordo cortei lungo le strade di Roma,
Gioa Tauro, Catanzaro, Vibo, Lamezia, Cosenza... ricordo ancora i
brividi sulla pelle, gli slogans urlati, la rabbia trasformarsi in
commozione e speranza.
Ricordi!
Ricordi!
... schiaffi in faccia ricevuti, delusione cresciuta dietro la demagogia parolaia di gente ora seduta
comodamente a chiedere e comandare sacrifici.
Uomini e donne compagni di un cammino
tortuoso che si sono prodigati nelle collette per i partiti e i
giornali sempre sull'orlo della bancarotta, per non mandare i
lavoratori dei giornali e dei partiti col culo per terra... e ora, un
giovane pieno di entusiasmo risveglia sentimenti creduti sepolti dai
tradimenti politici e sociali vissuti sulla pelle di tutti; una
retorica fine che accende gli entusiasmi giovanili ma lascia sul chi
va là i disincantati i delusi cronici.
Nel campo opposto c'è un imprenditore
espressione della politica clientelare che ha fatto il suo tempo(?) e le
scalate prefissate tra imprenditoria e poltrone pubbliche.
La sfida è cruenta e sembra annullare
dalla competizione elettorale per la poltrona di sindaco gli altri
concorrenti.
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