Grazie a Berlusconi l’Italia è diventato il paese dei numeri falsi. Falsi come la barzelletta sulla statistica dei polli dove c’è una persona che s’ingozza mangiandone due e un’altra persona che muore di fame ma che per le leggi statistiche, invece, ne hanno mangiato uno ciascuno.
Ma come si può continuare a sorridere sornioni davanti ai problemi enormi denunciati da allevatori, operai e commercianti sardi e sostenere che l’Italia sta meno peggio degli altri paesi europei? Come si può parlare di pil o di percentuali davanti a chi è senza lavoro perché il governo è il primo organo che licenzia e affama e non è in grado di risolvere i problemi occupazionali e di welfare che affliggono il paese? Sì, quello di Berlusconi è un governo che affama! E nonostante il popolo è sovrano, sulla Carta, è licenziato dal suo servo parlamentare. Quel servo non tanto sciocco che si vede e cura i fatti propri, pronto al mercato delle vacche.
Come può un uomo che dice di essere cristiano e perciò ossequioso della dottrina di Gesù lasciare il proprio fratello, anzi peggio, condannarlo a morte certa, morale e fisica, perché vittima delle logiche mercantili imposte dalle lobby?
Ieri sera, nel vedere ad Annozero la rabbia dei sardi, scaturita dalle vessazioni e dall’insipienza dei poteri politici e economici che hanno gestito il dissesto economico e morale della Sardegna e dell’Italia, chi non si è sentito offeso? E chi non si è indignato del sorriso sornione di Formigoni che davanti a drammi umani sciorinava numeri e affermava che tutto va bene? Anzi, che l’Italia è nella media europea; la stessa dei polli di poc’anzi!
Forse lui sorrideva perché la sua gente, quella che l’ha votato, fa parte della schiera che mangia i polli.
venerdì 6 maggio 2011
martedì 3 maggio 2011
morte di Bin Laden, il mistero s'infittisce
Perché non catturarlo vivo?
Perché ferire o rischiare di uccidere anche i familiari?
Perché trasformare un terrorista in martire?
Interrogativi a parte, le ultime notizie infittiscono ancora di più il mistero Bin Laden a iniziare dal corpo gettato in mare perché, secondo quanto erroneamente detto dagli organi di stampa, in armonia con i dettami religiosi musulmani, e infine, dall'uccisione del capo carismatico di al qaeda non più dal commando usa ma da parte di una sua guardia del corpo per evitare che finisse in mano nemica vivo.
Misteri che nessuno svelerà mai. Anzi, andranno ad alimentare fantasie e analisi romanzate per film o a rafforzare odi religiosi e razziali.
No, decisamente questo modello di politica non pianifica o integra le culture ma le allontana e spinge gli uomini all'odio piuttosto che all'amore universale. Lo testimonia la richiesta dei ribelli libici che chiedono agli americani d'intervenire allo stesso modo su Gheddafi. E, nel nostro piccolo, con le reazioni spropositatamente nevrotiche con le quali rispondiamo ai piccoli dissapori quotidiani e alle intemperanze gratuite e dannose tra leader che dominano lo scemario politico nostrano.
Certo che se dovessimo uccidere tutti i nemici non si salverebbe proprio nessuno degli umani che abitano la terra.
lunedì 2 maggio 2011
vendetta o giustizia? così funziona la società
Altro che mettere in pratica le parole del S. Vangelo di Cristo. L'azione militare condotta in Pakistan dalla squadra speciale statunitense conferma, qualora ce ne fosse bisogno, che la giustizia umana ha ben altri parametri! Parametri riscontrabili nella legge del taglione: tu fai uno sgarro a me e io te lo rendo decuplicato. Non importa come o quando ma te lo devo rendere! Ti devo far pagare lo scotto; devo terrorizzarti più di quanto tu abbia fatto. Devo metterti nelle condizioni di pensarci su tremila volte prima di rifare azioni simili.
Non servono le aperture mentali; i pensieri profondi dei filosofi e dei pacifisti. Serve la vendetta violenta!
Come se la vendetta rimettesse ogni cosa al proprio posto, come prima dei tragici fatti dell'11 settembre di circa vent'anni addietro. Non è così.
Purtroppo le torri gemelle non ci sono più e con loro le circa 3000 persone che vi lavoravano dentro. E questo è un grandissimo dolore per l'umanità intera. Le morti sono sempre eventi tragici per l'umanità come lo sono le guerre in Africa e le azioni violente dei forti sui deboli. Anche le morti psicologiche lo sono!, quelle condotte dai cattivi governi che lavorano per il benessere di pochi e nel contempo narcotizzano il popolo con slogan propagandistici, che cercano sempre nemici da fronteggiare e dare in pasto ai facinorosi.
Ma è possibile continuare su questa strada! È possibile che si debba sempre stare sul chi va là e aspettarsi solo calunnie, assassinii, depredazioni, guerre e violenze, saccheggi di ogni genere dal prossimo?
È questo il mondo nuovo auspicato dai saggi governanti?
Possibile che non ci siano altri metodi per fronteggiare le azioni delle menti deviate?
eliminato Bin Laden da forze speciali usa in Pakistan
Osama Bin Laden è stato ucciso in Pakistan dalle forze speciali americane.
Il mondo tira un sospiro di sollievo e alcuni giornalisti anticipano con un “finalmente” l’eliminazione fisica del capo dei terroristi di al Qaeda.In America si festeggia perché si ritiene sia stata resa giustizia all’attentato dell’11 settembre e alle tantissime vittime che hanno perso la vita nell’inferno delle torri gemelle colpite dalla cieca violenza di al Qaeda guidata dalle teorie deliranti di Bin Laden.
Un despota sanguinario in meno, quindi, sulla faccia della terra! Ma l’eliminazione fisica di un leader elimina anche l’effetto devastante del suo pensiero e degli oltranzisti seguaci di teorie religiose o politiche estremiste?
Se così fosse, allora sarebbe legittimato il pensiero comportamentale che induce ad anteporre violenze verbali e fisiche a supporto di tesi differenti enunciate da uomini e donne di fazioni politiche antagoniste anche nelle democrazie evolute, Italia inclusa.
domenica 1 maggio 2011
1 maggio, festa o minestra surriscaldata?
Volendo fare una scaletta di priorità umanitarie, tra le crisi in atto, non so quale mettere al primo posto.
O forse no! Senza’altro la pochezza di pensiero e il torpore mentale creato dai media può essere inserito tra i primi posti in classifica perché addormenta, narcotizza e lascia fare agli altri azioni nefaste.
Da ciò, crisi economica che attanaglia tutti tranne gli alti imperi economici con a capo uomini e famiglie più ricche del mondo, povertà dirompenti tra i ceti medi, guerre fratricide…
Nonostante tutto il tempo cammina e come ogni anno arriva la festa del 1° maggio. Ma quest’anno davvero non capisco cosa c’è da festeggiare.
Con quale animo la gente che ha perso il lavoro, i giovani senza lavoro, i precari pagati due lire, i pensionati che per tirare a fine mese coi quattro soldi dell’inps sono costretti ad andare al banco alimentari dove c’è oppure alla mensa dei poveri, insomma la stragrande maggioranza come può pensare di festeggiare? E poi, festeggiare cosa?
La mancanza di prospettive future? La guerra in Africa?
Non sarebbe più saggio dirottare i soldi che si spendono per la festa del primo maggio e le altre ricorrenze effimere per qualcosa di più dignitoso e produttivo?
Qualcosa che dia ossigeno e fiducia; qualcosa che faccia migliorare le coscienze e che non sia un momento di sfogo nevrotico contro i poteri precostituiti o quel tale che sta governando malamente!
Anche perché, finita la giornata, scaricati i nervi, si riprende a vivacchiare nella solita quotidiana mediocre inutilità imposta dai capobastone che guidano le greggi.
Intanto:
“Oggi, Festa dei Lavoratori. Si terrà il consueto concerto del 1 maggio a Roma presentato da Neri Marcorè e con le esibizioni di numerosi cantanti tra cui Subsonica, Giuliano Palma & The Bluebeaters con Nina Zilli, Daniele Silvestri, Modena City Ramblers, Eugenio Finardi, Bandabardò con Peppe Voltarelli, Caparezza con Tony Hadley e Alborosie, Lucio Dalla e Francesco De Gregori, Gino Paoli, Luca Barbarossa, Ennio Morricone e molti altri. Ennio Morricone si esibirà alle ore 21 circa e dirigerà l’Orchestra Roma Sinfonietta. IN più ci saranno delle esibizioni di alcuni attori italiani".
buon divertimento, e che sia di buon auspicio per una Italia Repubblicana fondata sul Lavoro!
O forse no! Senza’altro la pochezza di pensiero e il torpore mentale creato dai media può essere inserito tra i primi posti in classifica perché addormenta, narcotizza e lascia fare agli altri azioni nefaste.
Da ciò, crisi economica che attanaglia tutti tranne gli alti imperi economici con a capo uomini e famiglie più ricche del mondo, povertà dirompenti tra i ceti medi, guerre fratricide…
Nonostante tutto il tempo cammina e come ogni anno arriva la festa del 1° maggio. Ma quest’anno davvero non capisco cosa c’è da festeggiare.
Con quale animo la gente che ha perso il lavoro, i giovani senza lavoro, i precari pagati due lire, i pensionati che per tirare a fine mese coi quattro soldi dell’inps sono costretti ad andare al banco alimentari dove c’è oppure alla mensa dei poveri, insomma la stragrande maggioranza come può pensare di festeggiare? E poi, festeggiare cosa?
La mancanza di prospettive future? La guerra in Africa?
Non sarebbe più saggio dirottare i soldi che si spendono per la festa del primo maggio e le altre ricorrenze effimere per qualcosa di più dignitoso e produttivo?
Qualcosa che dia ossigeno e fiducia; qualcosa che faccia migliorare le coscienze e che non sia un momento di sfogo nevrotico contro i poteri precostituiti o quel tale che sta governando malamente!
Anche perché, finita la giornata, scaricati i nervi, si riprende a vivacchiare nella solita quotidiana mediocre inutilità imposta dai capobastone che guidano le greggi.
Intanto:
“Oggi, Festa dei Lavoratori. Si terrà il consueto concerto del 1 maggio a Roma presentato da Neri Marcorè e con le esibizioni di numerosi cantanti tra cui Subsonica, Giuliano Palma & The Bluebeaters con Nina Zilli, Daniele Silvestri, Modena City Ramblers, Eugenio Finardi, Bandabardò con Peppe Voltarelli, Caparezza con Tony Hadley e Alborosie, Lucio Dalla e Francesco De Gregori, Gino Paoli, Luca Barbarossa, Ennio Morricone e molti altri. Ennio Morricone si esibirà alle ore 21 circa e dirigerà l’Orchestra Roma Sinfonietta. IN più ci saranno delle esibizioni di alcuni attori italiani".
buon divertimento, e che sia di buon auspicio per una Italia Repubblicana fondata sul Lavoro!
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