sabato 8 gennaio 2011

Artisti in calabria cercasi

L’animo dei calabresi è insondabile.

Generalmente, il calabrese, è per sua natura espansivo con chi conosce da qualche tempo, ma, nonostante a volte soffra di un’esasperata, oserei dire, pudica riservatezza, sa essere ospitale con gli sconosciuti, specie se forestieri in cerca di ristoro fisico e culturale.
È altruista; cocciuto; e quando intraprende un cammino, lo porta a termine perché è nel suo dna forgiato dalla durezza dei luoghi, dagli usi e dalla cultura degli avi.

Perché elenco sinteticamente alcune peculiarità caratteriali nostrane?
Semplice!, perché la componente poetica del pensiero è espressa appieno nei giochi creativi dei tantissimi conterranei che si cimentano in pittura, nelle arti plastiche, ma anche con la poesia, la letteratura, il teatro, cinema!, insomma, quelle attività sinonimo di sensibilità eccelsa e, perciò, definite artistiche.

Lo spazio “artisti in Calabria” accoglie chiunque senta la necessità di dire al mondo: Io ci sono! Sono qui in Calabria, oppure sono un Calabrese costretto fuori regione ma, impegnato a proporre la mia sensibilità culturale, emotiva, logica e razionale attraverso il mio lavoro!
Niente altro!

L'invito è rivolto disinteressatamente a chiunque operi nel campo della sensibilità poetica dei giochi creativi. Gli artisti, per essere presenti negli spazi riservati alla cultura attiva in Calabria devono inviare foto di opere, file di c.v., testi critici all'amministratore del blog aore12 al seguente indirizzo: arteesocietà@gmail.com

venerdì 7 gennaio 2011

e se insieme ai colibrì Berlusconi salvasse l'Italia?

E se oltre i colibrì Berlusconi salvasse gli italiani?

L’ansa del 6 gennaio ma ancora meglio un dialogo tra il giornalista del tempo e Vittorio Sgarbi, evidenzia la sensibilità d’animo del premier e questo non può fare che piacere. Ciò che lascia allibiti, è l’enorme impotenza del premier nei confronti delle esigenze personali e sociali degli italiani.

È risaputo, anche perché esplicitamente affermato dal ministro Giulio Tremonti, che la crisi è reale e che taglia posti di lavoro, congela pensioni, stringe i cordoni degli enti pubblici e della cultura, scuola e istruzione, rivede, per risanare, i conti della sanità pubblica, elimina sprechi(?), e dulcis in fundo, in Calabria, con l’esattezza a Catanzaro, una realtà d’assistenza sanitaria onlus come Fondazione Betania versa in gravissime sofferenze finanziarie perché la regione non eroga i fondi e i dipendenti non percepiscono la retribuzione da diversi mesi. Nonostante le sofferenze, il servizio continua a garantire dignità ai ricoverati, ma fino a quando?

Certo, ripeto, fa piacere apprendere notizie come la seguente:

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi salverà il Centro colibrì di Miramare (Trieste). L’ha reso noto Stefano Rimoli, responsabile del centro, che ha detto di aver ricevuto una telefonata in tal senso del Premier.

Nella telefonata - ha riferito Rimoli - Berlusconi ha detto di conoscere bene i colibrì ''che sono importantissimi per l'impollinazione. E ha garantito il suo personale interessamento''.

Il Centro di Miramare era entrato in crisi a causa dei mancati finanziamenti pubblici. Del caso si era interessato anche Vittorio Sgarbi il quale in una sua visita in Regione aveva annunciato un suo intervento sul presidente del Consiglio.

Sempreché la stessa sensibilità sia rivolta anche agli umani.

giovedì 6 gennaio 2011

mentre inizia un 2011 nero, soldi pubblici in ...fumo?

L’epifania tutte le feste porta via.


Catanzaro, una folla immensa ha gremito, la notte dell’epifania, Piazza Prefettura e Corso Mazzini per assistere allo spettacolo "Pazza Piazza 2011: La Befana, le Fate e la Neve".

Lo spettacolo, giunto alla quarta edizione dell'Epifania in piazza, promosso e prodotto dall'amministrazione provinciale di Catanzaro per espressa volontà del suo presidente, Wanda Ferro e organizzato dal promoter Ruggero Pegna in collaborazione con la Compagnia Teatrale dell'Atmo, ha visto impegnati in un turbinio di effetti speciali arte teatrale urbana, giochi pirotecnici, numeri acrobatici, musiche e immagini singolari di altissimo livello tecnico, il tutto costruito sul racconto di una fiaba inedita scritta per l’occasione da Ruggero Pegna e Alessio Papini.

Nulla d a eccepire sull’evento in sé, per chi ha lavorato e per quanti si sono impegnati affinché la festa popolare riuscisse nel migliore dei modi, ma, è bene ricordare che ci sono momenti in cui è d’obbligo l’austerità. E questo è uno di quei momenti storici che imporrebbero tale decisione, in virtù degli aumenti causati dalla finanziaria che impoverisce ulteriormente i meno abbienti, per rispetto verso i disoccupati, i precari e per quanti, costretti dalle politiche restrittive, hanno perso la speranza nel presente e nel futuro, non perché ignavi, codardi, sognatori; oppure perché vagabondi come dicono gli spocchiosi, ma perché coscienti dell’assedio che i mediocri attuano nelle stanze del potere.

Eleanor Roosevelt diceva: Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni!

Ma questa classe dirigente è maestra nell’ammazzare i sogni, anteponendo realtà effimere nel momento opportuno.

San Pietro e i titoli altisonanti

La religione dice che siamo tutti fratelli e che le malefatte degli uni sugli altri, prima o poi saranno addebitate e pagate. Ci dice pure che siamo fatti a immagine di Dio e che non esistono, nell'immensa Bontà del Creatore, classi, caste, ceti, subalterni o dominanti. E neanche singole entità superiori ad altre e che i titoli inventati dagli uomini non valgono nulla al Suo Cospetto.
Va bene! Diamo per scontato tutte queste belle indicazioni Divine, però qualcuno deve spiegare perché sono sempre i più arroganti a gestire il "potere temporale", i più scaltri, quelli che predicano bene e razzolano male. Che promettono benessere e solidarietà; comprano i bisognosi per un tozzo di pane piuttosto che sfamarli amorevolmente; che approfittano dell'ignoranza delle masse.
A proposito di masse accomunate da ideologie sane, ma anche nelle comunità morigerate un tempo per focalizzare le persone, i termini erano "Ciccio, l'artigiano; Totò u scarparu; u figghiu do cutureri, il barbiere, e via citando". Il titolo distintivo consisteva nel mestiere dei padri o della famiglia in senso lato e serviva esclusivamente per chiarire subito di chi si parlava.
I nobili e i dotti facevano testo a sé e pretendevano ossequiosa referenza: l'onorevole; il barone; il dottore; don Giovanni…
A un certo punto della storia, l'evoluzione culturale e sociale sancisce l'uguaglianza e l'abolizione delle caste, nonostante ciò i titoli si sprecano e continuano a essere anteposti ai nomi persino sui manifesti dell'estremo saluto.
Ma non si era detto che siamo tutti uguali? O forse anche lassù varrà qualcosa la presentazione anticipata dai titoli; il curriculum vitae, suffragato dagli epitaffi dei congiunti rimasti a indossare maschere terrene, condizioneranno S. Pietro?

mercoledì 5 gennaio 2011

classe dirigente seria cercasi

A quando la politica in mano a persone serie?


Alcune notizie dovrebbero essere ignorate perché denotano caponaggine acuta dettata dall'ignoranza, completa assenza di sensibilità istituzionale e sociale. tralasciando di ricordare la volontà di istigazione alla disobbedienza alle leggi dello Stato Repubblicano insita nelle azioni e nelle parole dei dirigenti politici leghisti.

Ma come si fa a stare zitti di fronte a notizie simili?
“Un calendario 2011 con le ricorrenze venete al posto di quelle nazionali. È il gadget ideato dall’assessore all’identità veneta, Leandro Comacchio, del Comune di Solesino, in provincia di Padova, che ha sostituito, tanto per fare un esempio, la festa della Liberazione con la festa di San Marco.

Vero è che il 25 aprile si festeggia il patrono di Venezia ma è vero anche che in tutta Italia le celebrazioni sono tutte rivolte alla Liberazione, festa nazionale. E poi c’è la nuova ricorrenza: il 25 marzo si celebra la Terza Edizione della Festa del Popolo Veneto; mentre risulta abolita, nel Nordest lavoratore, la festa del Primo maggio.
Sul tema naturalmente sono salite sulle barricate le opposizioni. Dal canto suo l’assessore si è limitato a difendere il suo operato e a invitare alla restituzione del calendario fatto dalla Provincia, governata dal Pdl, inutile e costoso.”
Eppure, basterebbe ricordare loro la gestione delle quote latte che hanno immiserito i pastori sardi e tutelato i veneti. I ministri e i politici leghisti che bivaccano a Roma a spese dei contribuenti italiani. Ma sarebbe scendere allo stesso livello di qualunquismo e ignoranza. Perciò, chiedo ai politici seri, in special modo a quelli militanti nella lega e che occupano spazi istituzionali impegnativi di fare in modo che questi fatti non si ripetano più e, per evitarlo, istituire scuole politiche serie aperte ai simpatizzanti e ai rappresentanti dl loro partito. Quantomeno non scadiamo, tutti, nella merda, tanto per adoperare un termine forte e farsi comprendere con certezza assoluta da chi questi termini usa di continuo, specialmente in campagna elettorale con azioni deprimenti, privi di onestà intellettuale e politica.

p.s. il virgolettato è estrapolato dal giornale il secolo XIX.it

Post suggerito

Un salto in Calabria

  La scogliera di Cassiodoro è situata tra i comuni di Stalettì e Montauro, nel golfo di Squillace. L’affaccio sul mare è spettacolare! ...

divulghiamo bellezza!

a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto