Quattro passi in Calabria: chiesetta di S. Martino, scogliera di Cassiodoro.
La Calabria è tutta bella! Cieli tersi. Mare limpido (almeno per ora). E natura rigogliosa.
Il verde vivo dei giovani germogli
contrasta con i rossi vermigli dei papaveri, i viola e l'amaranto, i
gialli dei fiori che crescono spontanei a ravvivare prati e colli.
È una bella giornata di sole. La
costa jonica scuote i sonnacchiosi fianchi abbagliati dal sole della
primavera mentre si prepara per la bella stagione estiva.
Manca poco per l'arrivo di turisti e
emigranti impazienti di far ritorno e, magari, riprendere i lenti
ritmi della naturale propensione contemplativa così da ricaricarsi
psicologicamente e fisicamente.
Magari, perché no, sugli stessi
sentieri della storia che stanno lì, a pochi metri dalla statale 106
jonica. Subito dopo l'uscita della galleria di Copanello di Stalettì,
direzione Soverato.

È una passeggiata salutare! Poche
decine di metri separano da un panorama che, tolte le macchine e le
case con relative discariche di rifiuti domestici, è reso sereno
dalla intelligente riqualificazione dell'area cassiodorea.
Abbattuto l'ecomostro che ne deturpava
il declivio, l'area presenta sbalzi contenuti in barriere ecologiche
e i prati rasati e arredati con delle bordure di verde incorniciato
dai percorsi in pietra sembrano convergere in una lunga scala che
porta nei pressi della scogliera.

Alzando lo sguardo, una striscia di
terra penetra il golfo di Squillace: è Catanzaro Lido. Anch'essa
sonnacchiosa aspetta il brulichio estivo.
Anche questa è cultura!