Il mandorlo si è accorto della primavera.
E io ho preso coscienza d'altro.
È sbocciato. Lungo il viale d’accesso dove un tempo ormai lontano correvamo indomiti, e mai stanchi, nonostante la ripida salita che anticipava il cortile pianeggiante dell’oratorio.
E lì, subito dopo la funzione della domenica, si aspettava l’ora di pranzo insieme agli amici tra quattro calci a pallone e le partite a biliardino. Il calciobalilla… quante sfide e quante risate … non vale hai girato non si girano le stecche… Mentre a casa le rispettive mamme indaffarate con i preparativi del pranzo domenicale, al nostro arrivo gridavano: come ti sei conciato vai a lavarti e guai se vieni a tavola così...
Il seminario S. Pio x è mutato, a primo acchito, nei miei ricordi. È diventato un parcheggio. Ottimo sfogo per gli innumerevoli forzati pazienti del vicino ospedale civile.
Non arrivo in cima alla scarpata. Volutamente ridiscendo. Non voglio cancellare e sostituire dalla mente il campo di calcio polveroso dei miei 14anni. L'odore del sudore e prima ancora dell'incenso
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