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lunedì 17 marzo 2025

BELLEZZA, sacralità irrinunciabile

 


Per alcuni aspetti e in determinati momenti la vita sembra essere un prisma che riflette sensazioni e stati d’animo irripetibili.

Dolore, nelle infinite coniugazioni legate alla soglia individuale della sopportazione conducono alla distruzione. Al nero assoluto contaminato dalle grigie sfumature prive di lucentezza. Stati d’animo, questi, che sfociano nel disfattismo autarchico, antitetico alla Beatitudine, determinata dalla cultura della vita cresciuta, anche tra ambagi ma, con serenità, negli animi il cui epilogo sfocia in Bellezza!


Ognuno di noi ha sensibilità differenti e, se potessimo trasformarle in perline colorate e immetterle in un cilindro e costruire con esse un caleidoscopio, rimarremmo estasiati dalla bellezza riflessa degli specchi della luce prismatica che li attraversa. I fantasmagorici disegni e le figure scaturiti dalla magia visionaria sarebbero, al pari del dna, unici.

Le singole inimitabili esistenze, mutevoli ma esclusivi, sempre, costituiscono il variegato universo descritto dalla cronaca contemporanea e dagli avvenimenti passati fissati dall’uomo a suo piacimento nei libri di storia. E, come dice qualcuno: la storia è scritta sempre dai vincitori. Dai guerrafondai inclini per natura a ridefinire gli spazi territoriali secondo una visione personalissima imposta, appunto, con la forza per ottenere il massimo profitto sui vinti.

Anche nel deporre le armi e non essere immuni alle piccole effimere agiatezze, siamo unici. Dipende sempre dalla visione che si ha dell’esistenza. E del ruolo di ognuno all’interno della società. Dell’autoritratto che si vuole presentare al pubblico! Delle mire di chiunque si mette in gioco al fine di ottenere un risultato qualsiasi e come intende soddisfarle.

Il fine giustifica i mezzi! Frase impossibile da concretizzare per quanti pensano l’esistenza fraterna tra i popoli laddove regna da sempre la sottocultura padronale che ammorba l’aria e quanti sono costretti a respirarla.

Il fine giustifica i mezzi. Le lobby. Le industrie belliche che macinano profitti. I signori della guerra. Gli stati dominanti e le azioni barbariche dei nuovi condottieri.

Il fine giustifica i mezzi … ? e poiché con la sola Bellezza non si mangia e non si rimpinguano le casse personali, l’assassinio è giustificato. Nto culu a la bellezza, saremmo tentati di dire per chiudere alla Cetto La qualunque. Ma no! Ritengo che la Bellezza è negli occhi e nella testa di chiunque si emoziona davanti alle albe e al crepuscolo ripensa alle azioni fatte durante il giorno. Penso a chi, poggia il caleidoscopio agli occhi, sbircia dentro e si lascia assalire dalla meravigliosa policromia che si rinnova ad ogni movimento intenzionale del prisma.