Non siamo anglosassoni.
Non siamo “freddi” inglesi ma “caldissimi” partenopei. Siamo,
gli italiani in genere, chiacchieroni e creativi. Cerchiamo sempre una via d’uscita
alle marachelle e Sangiuliano, prototipo eccellente dell’etnia partenopea, vittima
del peccatuccio “pelitico” affascinato dal magnetismo insito del triangolo che
sta giù a sud s’è lasciato intrappolare ed ora tenta l’arrampicata sugli
specchi.
Ha fatto in diretta tv una figura barabina indegna di un ministro della repubblica.
Non si piagnucola in televisione davanti al mondo intero e far
diventare gli italiani lo zimbello alla mercé di chiunque. Va bene che in
passato abbiamo offerto sketch degni del più alto e esilarante cabaret. Ma c’è
un limite.
Non è una questione politica! E neppure morale. È eleganza intellettuale
che, in cert’uni, manca.
Sono state molte le contraddizioni del non san giuliano in
tv. E tantissimi gli aspetti da chiarire. I soldi pubblici non sono solo quelli
che escono di prima mano ma anche quelli che spendono i rappresentanti dei
comuni e degli enti locali allorché ospitano e regalano onorificenze costate
migliaia di euro ai contribuenti.
Vicenda penosa! Che necessita d’oblio immediatamente…
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