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domenica 22 settembre 2024

In Calabria si dice così

 


Gghiombaru: gomitolo.

La prima volta che udì questa espressione scoppiai in una risata fragorosa: “para nu agghiombaru”. Cos'è? Chiesi. Nu gghjombaru è nu gghjiombaru! Tagliò corto il mio nuovo compagno di scuola dell'elementare. Era un bambino della borgata, direbbero a Roma ma essendo a Catanzaro diciamo pure che era un bambino del popolo, figlio del proletariato contadino e operaio che conosceva solo il dialetto.

Erano i tempi dell'immediato dopoguerra e l'Italia ma ancor più nel sud parlava dialetto.

La lingua autoctona condensa espressioni colorate che danno subito il senso ai pensieri. È quasi un disegno mentale che riconduce il concetto alla figura mnemonica menzionata.

Gghjiombaru per indicare una persona dal corpo rotondetto, impacciato nei movimenti e forse anche nell'intelletto.

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