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sabato 17 agosto 2024

Scelte obbligate

 




Mare. Monti. Città?

Tra le varie opzioni c'è  chi sceglie la meno traumatica: il balcone di casa. Una scelta obbligata dalle esigue finanze familiari.

Eppure, stando alle notizie ufficiali, quelle che dovrebbero testare il polso al mercato delle ferie di agosto, pare che i luoghi turistici siano affollati.

Tropea, la piccola e antica Tropea sta subendo la calata dei barbari. Come pure Soverato, Roccella Jonica, la Sila e le altre località rinomate della Calabria sembrano essere prese d’assalto dai gitanti fai da te ma anche quelli che affidano ai tour operator le loro aspettative per trascorrere le ferie. Quasi la totalità delle strutture turistiche offrono, oltre alle bellezze naturali locali che sono un’infinità in Calabria, pacchetti appetibili per chi intende ricaricare le energie consumate in inverno nei modi più disparati.

Detto così sembrerebbe che gli italiani non soffrano la recessione causata dalle ultime vicissitudini pandemici e men che meno la congenita assenza del lavoro adeguatamente retribuito.

Apprensioni a parte, scaturite dalle guerre, in alcune zone il turismo marinaro sembra essere messo in difficoltà dalla mucillagine, dai depuratori che mal funzionano e dagli scarichi abusivi sversati in mare lungo le coste italiane.

Intanto il caldo è soffocante! Ma sembra che nella prossima settimana avremo qualche grado in meno. Così dicono i meteorologi.  Nel frattempo ognuno sopperisce al caldo contrastandolo come può. Chi va al mare e chi in montagna. E c’è chi sta a casa, non perché ha creato il clima ideale deumidificando l’aria e rinfrescandola con i climatizzatori di ultima generazione, a pompa di calore, no. Semplicemente perché non può permetterselo! Non tutti hanno introiti adeguati al costo della vita. e neppure stipendi o pensioni dignitosi. Allora, a casa,  bene rifugio per antonomasia degli italiani! È la tana da cui non uscire. Magari qualche passeggiata a piedi perché la benzina è diventata cara assai. I carburanti sono dei prodotti raffinati che si possono permettere in pochi da quando hanno raggiunto quote proibitive di quasi 2 euro al litro.

Siamo in estate. E fa caldo. Com’è giusto che sia. Tra qualche settimana saremo in inverno, come recita l’antico adagio: “agustu è capu e vernu” agosto è l’anticamera dell’inverno, e troveremo il modo e la maniera di lamentarci ancora, giustamente! Non per il clima. Quello è messo in conto! Ma per le spese che non tutti potranno affrontare relativi al riscaldamento della tana.




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