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mercoledì 3 gennaio 2024

Eolico offshore in Calabria

 

"energia pulita?"

La natura è forte. Caparbia.

Laddove l’uomo ha cementificato e reso vivibile in maniera arbitraria luoghi incontaminati piegandoli al proprio uso e consumo sono accaduti i disastri peggiori.

Gli eventi naturali hanno pianificato, resettato diremmo in gergo, e riportato allo stato originale i siti violentati dall'egoismo predatorio che caratterizza gli stilemi delle società consumistiche.

Il “progresso” vuole, così dicono i progressisti dell'ultima ora, secondo criteri ineccepibili opere degne dei luoghi urbani. Bonificare. Costruire strade, marciapiedi, palazzi, insomma cementificare per urbanizzare gli spazi e porli al servizio degli invasori.

Fili d’erba bucano l’asfalto. Aghi sottili di tenero verde si fanno beffe della volontà dell’uomo; svettano sopra un mare di terra nera maleodorante. Ai bordi, tra gli interstizi dei marciapiedi, lunghe tavolozze offrono visioni campestri affascinanti: rosso papavero, giallo margherita, viola calendula e, nel tripudio dei fiori, spuntano enormi petali rotanti: innaturali steli di cemento sovrastano l’aria e oscurano l’orizzonte. Le lunghe pale biancastre agitano l’aria. Sono il nuovo ritrovato tecnologico studiato e messo al servizio delle insaziabili esigenze energetiche:

Pale eoliche per produrre energia.

Energia pulita per un’umanità mai sazia. Una comunità governata da una moltitudine di piccoli famelici predatori che non si fanno scrupoli; privatizzano a cuor leggero le risorse e anche se son bravi a condire di belle parole le loro azioni, di fatto, il loro intento è lucrare con gli elementi che la provvidenza ha elargito gratuitamente all’umanità intera! E quindi privatizzano con la scusa di ottimizzare i servizi aria territorio e acqua. E il mare adiacente la Calabria è tra i posti “scelti” dal piano. Al largo di Isola Capo Rizzuto e Crotone.

Gli imponenti “fiori del vento” non si moltiplicano per impollinazione e non accarezzano l’erba; non si piegano al vento non danzano al soffio leggero della brezza non muoiono al freddo ma si cibano delle correnti ascendentali e dal movimento marino, energia naturale che aziona i rotori e, immagazzinano energia e… impinguano finanze private.
Tutto ciò, ovviamente con l’aiuto economico dei fondi comunitari.

Il PNRR! È il jolly che si getta sul tavolo da gioco della politica.


Questo è uno dei tanti argomenti enfatizzati positivamente sulle pagine dei giornali che tifano per il benessere trainato dal consumismo.

Sarà per questo che la rai ha allestito il palco di fine anno a Crotone?

Crotone! Scrigno di bellezza magno-greca, patria di Pitagora ma anche sito di predatori che hanno tombato materiale cancerogeno, scorie dell'ex pertusola.

Qui il malcostume strutturale di certuni è riuscito a impoverire i cittadini sprovveduti che avevano dato fiducia a uomini inetti non per incapacità professionale o intellettiva, tutt’altro!

Ora siamo al capolinea e chiedono, sempre i famelici “dirigenti”, austerità e sacrifici.

Giusto! Dobbiamo fare sacrifici per uscire dalla crisi ma sarebbe davvero gradito un cenno di umiltà e altruismo: inizino loro, quelli che hanno saccheggiato lo Stato o hanno gestito male la finanza pubblica!
Un esempio evidente di correttezza etica e di rispetto per i ruoli, come preteso dagli amministrati.
Stop ai lobbisti!
Per la poesia e le belle parole c’è sempre tempo! Ora è il tempo dei fatti concreti, perciò si chiede uno scatto d’orgoglio, un cambiamento d’aria, una pulizia generale, un allontanamento di affaristi e arraffoni dagli affari dello Stato. Evitiamo un altro patetico caso spa con ipotetici esperti maghi come quello appena sventato grazie a Dio e ai giornalisti che hanno reso tempestive notizie.

Basta solo un po' di buon senso per stare bene: basta saper meditare e accettare con tranquillità i doni della natura, non rincorrere ricchezze effimere o luoghi paradisiaci, frutto di artificiosi quanto inutili masturbazioni mentali. ... ti sembra niente il sole la vita l'amore... meraviglioso...

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