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venerdì 10 luglio 2020

tra aerei e porti

Finalmente si torna a casa.
Non so come faccia certa gente a dire di preferire i viaggi; muoversi in giro per il mondo piuttosto che stare a casa.

Casa s'intende le proprie radici il proprio territorio che spesso non conosciamo.
"milano3"

Ecco, personalmente preferisco restare per conoscere a fondo la mia terra e la Calabria ha molto da mostrare; donare!

Nel post precedente ho descritto per sommi capi la realtà che ho vissuto all'interno dell'aereo. Ho tralasciato la fila all'imbarco e la presa di posizione dell'accoglienza in merito al bagaglio a mano nonostante avesse misure consone alle linee guida diramate da alitalia.

E cioè un peso massimo di 8 kg a bagaglio e un ingombro non superiore a cm 55x35x25 compreso maniglie e rotelle.

In sostanza un bagaglio con misure ridotte da potere essere riposto sotto la poltrona perché, sempre a causa del covid-19 non si può sostare in corridoio e di conseguenza è sconsigliato l'uso delle cappelliere.

È d'obbligo, prima dell'imbarco compilare e presentare l'auto dichiarazione d'immunità al virus.

Sull'aeromobile si è presentata tutta un'altra realtà: posti pieni. Il distanziamento è un optional! Corridoio intasato sia in partenza che in arrivo e cappelliere aperte a volo di gabbiani. Unico dato intransigente: la mascherina!

Chiedo lumi all'assistente di volo e lui risponde che non dipende dalla compagnia di volo ma che queste sono le direttive di ENAC.

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