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giovedì 8 marzo 2018

Un governo per l'Italia nazione eu

C'è poco da dire.

Dopo lunghe dissertazioni e veti incrociati i parlamentari uscenti hanno confezionato una legge elettorale che, prevedibilmente, genera ingovernabilità se non si raggiunge quota 50+1 alla camera.

Lasciamo da parte l'analisi del voto, già si discute molto nei salotti meno che nei partiti interessati. Un dato, però, è da sottolineare: hanno vinto i soggetti che hanno dimostrato vicinanza ai problemi della gente.
E dopo le polemiche che hanno visto al centro di battute satiriche il segretario del pd arriva la conferma delle sue dimissioni accompagnata dal veto di fare alleanze con i 5 stelle ma l’anima dissidente del Pd renziano, che fa capo soprattutto ad alcune delle figure più istituzionali e agli ex ds, sta lavorando all’intesa per fare in modo che i 5 stelle possano formare il governo. La condizione imprescindibile per tutti era l’addio di Matteo Renzi, fatto che nella serata del 7 marzo è diventato ormai sicuro. E anzi, i movimenti sono cominciati proprio in chiave anti-renziana. Anche dalla provincia di cosenza un folto gruppo del pd ha reso noto il dissenso e la legittima volontà dell'allontanamento del segretario perdente dalle decisioni del partito. Cosa sensata! Anche perché non si può dare l'Italia in mano a una destra populista che gioca sui pruriti di pancia, anche se legittimi e umanamente comprensibili vista la nuova geografia dei bisogni.

Alcuni studiosi si augurano per la prima volta che vengano disattese le promesse fatte in campagna elettorale come il reddito di cittadinanza a causa dell'assenza dei soldi nelle casse dello Stato. E se invece fosse la strada giusta? Ovviamente non sotto forma di sussidi gratuiti ma quale forma di sostegno all'apprendistato e all'avviamento al lavoro per i giovani e disoccupati.

Pensare di ritornare alle urne col sistema elettorale attuale è solo un dispendio di soldi e tempo. È opportuno guardare avanti. Al futuro. E nel frattempo formulare una legge elettorale più consona alle esigenze culturali dell'Italia quale nazione europea.

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