C’è bisogno
che il vento cambi a Catanzaro, suppongo che questo voglia intendere il nome
dato al movimento nella città conosciuta per l’appunto per il Vento incessante.
Ma è necessario che esso cambi rotta e porti una ventata di ottimismo e di
benessere economico.
Passeggiando
per le vie della città, purtroppo, assistiamo impotenti a un profondo declino,
dovuto soprattutto allo spopolamento. Le saracinesche si abbassano, le luci di
taluni negozi si spengono insieme ai nostri sorrisi.
La Catanzaro
fervida e piena di gente è ormai un lontano ricordo. Corso Mazzini si popola
soltanto grazie alla promozione di eventi sporadici e raramente nei weekend.
I quartieri,
a loro volta, versano in situazioni di disagio e paiono talora come enti a se
stanti, distaccati e disconnessi dalla città.
Il quartiere
sicuramente più attivo è Catanzaro lido, la cosiddetta Marina. Diversamente dal
centro città, la Marina permette discrete e vaste scelte di attività
commerciali, ristoranti, pub. Proprio qui, inoltre, si svolge la movida
notturna.
A me ricorda
un po’ la Catanzaro dei miei anni, non eccessivi ma neanche tanto recenti, in
cui ero ai primi anni di liceo.
Cosa ci si
aspetta da Cambiavento? Beh, senza dubbio uno slancio per TUTTA la città, da
nord a sud, una vicinanza attiva ai problemi e alle proposte dei cittadini e,
personalmente, anche una rivalutazione degli artisti locali. Perché, per chi
non lo sapesse, Catanzaro ha anche i suoi valenti artisti locali che, ahimè,
raramente sono stati inseriti in iniziative culturali e ricreative importanti.
Sta a noi
cogliere l’invito per poter cambiare. Ma il cambiamento, si sa, comporta
coraggio.
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