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sabato 28 febbraio 2015

Sanità, Calabria chiama Renzi

SANITÀ: CHE CASINO!


A memoria d'uomo è la prima volta che vediamo scendere in piazza medici e personale sanitario per gridare rivendicazioni sacrosante alla classe politica.

Una buona fetta di manifestanti è schierata con il presidente Mario Oliverio. Chiedono con fermezza che venga affidata a lui la gestione commissariale della sanità.

Già, il commissariamento del comparto sanità in Calabria è in atto da divesre legislature ed è sempre stato affidato al presidente della regione salvo negli ultimi mesi quando la Lorenzin, ministro della salute del governo di Matteo Renzi, mandò l'ex generale della finanza in pensione Pezzi.

Inutile addentrarsi nelle questioni politiche, anche perché verrebbe da dire: e Renzi?, dov'è il suo decisionismo? Perché non impone al ministro di darsi una mossa e scendere in Calabria come ha fatto in campagna elettorale? O più semplicemente perché, visto che è nelle sue prerogative, non conferisce l'incarico a Mario Oliverio?

Cosa c'è dietro il “pacchetto”salute in realtà? Cosa si nasconde agli occhi di noi comuni cittadini?

Intanto la sanità è allo sbando e non esercita il ruolo sociale che le è proprio. Attorno la questione sanità gli animi si accendono. C'è chi imputa a “Tonineddhu Gentili”, affettuosamente così evocato in gergo reggino da un signore in una tivvù locale, la colpa del casino che si è sviluppato. Secondo il signore in questione è Gentile, il senatore, a pressare sulla Lorenzin perché vuole un suo uomo o donna nella funzione di commissario pur essendo. L'NcD, perdente di brutto all'ultima tornata elettorale.
D'altronde i casi di mala gestione sono stati documentati dalla Corte dei Conti e dagli organi di Governo. Tra tutte le assurdità basti ricordare il nuovo centro per il cuore di Reggio Calabria, costruito e assemblato con macchinari all'avanguardia ma, inutilizzabile per mancanza di personale.

 esempio di apparati inutilizzabili per mancanza di personale
 ai riuniti di reggio calabria 


Assurdo! Si costruisce una struttura pur sapendo che non ci sarà futuro perché nel piano di rientro è tassativamente previsto il blocco delle assunzioni! Mah... cose tutte italiane!
E poi, il calderone clientelare chiamato sanità in cui tutti i partiti mettono mani e attingono per fare assunzioni, promozioni e raccomandazioni di vario tipo, fa gola a molti, privati e pubblico.
Tutte azioni che saranno ripagate nel momento delle elezioni.

E pensare che la dicitura del dipartimento regionale che dovrebbe interessarsi della questione è: TUTELA DELLA SALUTE E SANITA' … ancora mah! E poi dicono che il cittadino è apatico. Ma se fosse vero, ci sarebbe da chiedersi, come fa Emergency di Gino Strada ad andare a vanti nella sua missione in territori già difficili e resi pericolosi dalle guerre?

Viene naturale concludere che, certamente, i nostri cavalieri impegnati in guerre intestine, senza macchia e senza vergogna, non sono spinti dagli stessi nobili ideali di chi opera per salvaguardare la salute pubblica, quindi, amore del prossimo ma per mantenere il potere o perché asserviti alle lobby affaristiche che governano il pianeta sanità. O no?

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