Nonostante le pendenze giuridiche
Berlusconi è in crescita. Lo dicono i sondaggi. E la sinistra
è in calo. Come mai?
E mentre un tempo, forse, non sarebbe
andata così perché le ideologie delineavano le aree politiche
e condizionavano gli interventi; oggi sembra essere davanti a uno
spartiacque sociale ben definito da tutt'altra natura.
Non destra o sinistra ma
qualcosa di macchinoso privo di confini ideologici che affonda le
radici tra Stato e antistato che pesca nei malumori popolari
dei campi opposti.
La nuova area collocata a sinistra
agita lo spauracchio della destra autoritaria acchiappa tutto e
indica il male nel suo esponente maggiore: Berlusconi dimenticando
che Berlusconi è il risultato delle politiche passate fatte di
inciuci e accordi discutibili.
Berlusconi è il lupo cattivo che
soccorre le mamme quando i bambini fanno i capricci. Quelle mamme
che stanno a trastullarsi davanti agli specchi e tra i fanghi delle
spa. (metafora).
Anche nel campo della cultura le cose
non stanno più come prima.
I gestori di fondi speculativi
investono nel mercato dell'arte somme da capogiro e portano alle
stelle opere di artisti incanalati mentre affossano altri.
Per gli speculatori non è
importante il dato “artistico” la cultura, il tempo racchiuso
dall'espressione gestuale.
Gli speculatori investono i fondi
recintati (hedge fund) nelle opere d'arte dopo aver ampiamente
dettato legge nel mondo della finanza e della Corporate America;
puntano a diventare l’ago della bilancia dell’industria
dell’arte, attraverso operazioni al limite dello spericolato e
avvalendosi di consulenti super pagati.
È una sorta di mecenatismo moderno a
scopo speculativo, talvolta ispirato alla soddisfazione personale, ma
che sta cambiando di fatto le regole di fare business nel settore
dell'arte dominato sino ad oggi soprattutto da persone del mondo
della cultura, case d’asta e gallerie di ogni genere.
Modus operandi che ha estimatori ed è adottato anche dal mondo
della politica.
I tempi sono cambiati!
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