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sabato 14 dicembre 2013

Caro Presidente Boldrini si guardi attorno


 Emergenza è Welfare Lavoro Pensioni Cultura!



Affermare davanti ai mass-media che l'emergenza assoluta in Itali è la legge elettorale vuol dire che non si è voluto capire nulla!

Sì, la legge elettorale è un errore da correggere ma gettarla in pasto ai giornali e farla passare per una notizia emblema del cambiamento ce ne vuole. E se continua ad essere questo il modello di pensiero seguito da chi arriva alla guida del Paese, allora, c'è ben poco da essere fiduciosi.
Qualcun altro prima di Lei ha pianto mentre tagliava pensioni e dignità ai lavoratori e agli studenti. Hanno giocato sulla fiducia e sulla pelle dei cittadini. Ma queste cose le conosce. Allora, le chiedo come mai, anche lei che ha toccato da vicino le miserie materiali dei diseredati fa simili enunciazioni?

Le leggi, se non cambiano le menti, sono fatte per essere aggirate. E la storia, anche recente, ne è testimone.

Sarebbe davvero un avvenimento epocale, una rivoluzione culturale se da subito tagliaste le teste bacate che ancora giocano cinicamente sulle vite dei cittadini.

Sarebbe un miracolo se voi delegati al governo foste in grado di eliminare l'emergenza che i politici stessi hanno creato negli anni pregressi.

Sarebbe una letizia non sentire più i proclami farsa che escono dalle porte ed entrano dalle finestre camuffate da emendamenti nei capitoli estranei all'oggetto del contendere.

No, gentile e stimata Presidente Boldrini. Non sono d'accordo. Non sono queste le emergenze!

Emergenza è chiudere le giornate a stento dopo aver lavorato per trentanni e versato i contribuiti di legge ma non avere il diritto alla pensione perché i suoi predecessori, stimata Laura, hanno fatto una variante assurda che vieta ai sessantenni l'erogazione del dovuto anche se disoccupati, fuori dal mercato del lavoro in quanto vecchi.


Questa è la vera emergenza. Il resto è aria fritta!

ps. da simpatizzante di sel le avevo dato del “tu politico”, cara Laura, ma per non essere frainteso ho optato per il classico e distaccato “lei”.

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