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giovedì 10 ottobre 2013

Manovrina da 1,6 mld, gli ultimi sono i primi a pagare

http://aore12.blogspot.com
Anche lo Stato italiano, se pur una Repubblica fondata sul lavoro e che sostiene essere del Popolo la Sovranità, deve fare i conti con le regole dei mercati finanziari mondiali.
(E se la tutela dello stato sociale dipende dai giochi dei banchieri, diventa normale che siano i deboli a pagare errori altrui. è più semplice rastrellare dai depositi e dagli immobili censiti piuttosto che fare restituire premi e stipendi d'oro ai dirigenti che non hanno saputo governare gli eventi).

Partendo da questo presupposto si capisce meglio la manovra politica degli ultimi anni tutta tesa a salvar banche e banchieri.
Anche l'ultima manovra mette in una posizione centrale l'azione della Cassa depositi e prestiti. Ma vediamo nel dettaglio di che si tratta:

Tagli alle spese di ministeri ed enti locali per 1,1 miliardi e vendita alla Cassa depositi e prestiti di immobili pubblici con un valore pari a 500 milioni.

Sono queste le coperture che il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, ha indicato presentando la manovra per ridurre il rapporto deficit/Pil del 2013 al 3% dal 3,1% tendenziale.
"La copertura di 500 milioni viene dalla vendita di immobili che sono di proprietà del Demanio e che saranno venduti a Cdp o a un suo veicolo", ha detto l'ex direttore generale della Banca d'Italia illustrando il decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei ministri.
Dalla nuova tornata di tagli "semi-lineari" saranno esclusi "sanità, istruzione, ricerca e sviluppo".

E non è cosa da poco conto!, ma vediamo nel dettaglio cos'è la cassa depositi e prestiti, anche se rimane qualche perplessità il passaggio: “saranno venduti a Cdp o a un suo veicolo”. .

Ecco, è questo “suo veicolo” che lascia un po' perplessi.


Ma torniamo a interessarci della banca che ha l'80% sotto il controllo del ministero della finanza spulciando direttamente sul suo sito web:

Cassa depositi e prestiti (CDP) è una società per azioni a controllo pubblico: il Ministero dell'Economia e delle Finanze detiene l'80,1% del capitale, il 18,4% è posseduto da un nutrito gruppo di Fondazioni di origine bancaria, il restante 1,5% in azioni proprie.
CDP gestisce una parte consistente del risparmio nazionale, il risparmio postale (buoni fruttiferi e libretti), che rappresenta la sua principale fonte di raccolta.
CDP impiega le sue risorse secondo la sua missione istituzionale a sostegno della crescita del Paese:
  • è da sempre leader nel finanziamento degli investimenti della Pubblica Amministrazione
  • è catalizzatore dello sviluppo delle infrastrutture
  • è operatore centrale a sostegno dell’economia e del sistema imprenditoriale nazionale
CDP è azionista di riferimento del Fondo Strategico Italiano (FSI) che opera acquisendo quote di imprese di “rilevante interesse nazionale”, in equilibrio economico-finanziario e con prospettive significative di redditività e di sviluppo.
CDP è il principale azionista di ENI Spa. TERNA Spa e SNAM Spa. Possiede il 100% di SACE Spa, il 76% di SIMEST spa, il 100% di FINTECNA Spa.
CDP è membro promotore del Long-Term Investors' Club, che raggruppa investitori istituzionali di lungo periodo di tutto il mondo, con l’obiettivo di affermare l'importanza del ruolo degli investimenti di lungo periodo in favore della crescita economica internazionale e della stabilità finanziaria.

Saputo ciò, possiamo stare tranquilli dopo quanto è successo fin ora?

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