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martedì 26 aprile 2011

anche l'Italia bombarda in Libia

E si continua a sbagliare! In politica estera come in quella nazionale che vede gli italiani mortificati dalla pochezza di pensiero degli avventurieri politici dell’ultima ora.
Ciò che non convince, invece, sono le parole di Napolitano condensate nella notizia dell’ansa di oggi:

“L'ulteriore impegno dell'Italia in Libia annunciato ieri sera dal presidente del Consiglio Berlusconi costituisce il naturale sviluppo della scelta compiuta dall'Italia a metà marzo, secondo la linea fissata nel Consiglio supremo di Difesa da me presieduto e quindi confortata da ampio consenso in Parlamento”.
Questo dice il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a sostegno della decisione dell'Italia di partecipare a bombardamenti in territorio libico.

Una sola considerazione: ma se proprio questa è la logica conseguenza dell’intervento in Libia, perché non si è intervenuti prima? Non prima delle stragi dei Gheddafi ma prima ancora con atteggiamenti politici più consoni da parte di quanti hanno allacciato accordi politici e economici tra Italia e Libia. America e Libia. Inghilterra e Libia.

è lecito pensare che forse gli interessi dell'industria bellica sommati al petrolio e alla ricostruzione innescano un grande business che fa gola a molti?

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