Tematiche relative all'unità di o dei popoli, libertà, meritocrazia, incastonati tra spazi televisivi pubblicitari, piuttosto che chiarire e sviluppare concetti, vanificano quanto di interessante è stato detto e fatto contestualmente ai singoli temi. Ed è quello che è successo nella trasmissione odierna di “articolo 21! condotta e ideata dal bravo Lino Polimeni. Lui, Lino, senz'altro dirà che purtroppo è la dura legge delle tv commerciali, che hanno bisogno degli sponsor altrimenti non possono andare in onda. E siamo alle solite cantilene! Allora che facesse trasmissioni leggere, sketch, così da potere sfumare sui titoli di coda chiunque e non chiedere la conclusione a un ospite e lasciare il discorso appeso, in questo caso è successo al preside del liceo classico Galluppi di Catanzaro recatosi negli studi di telespaziocalabria con una rappresentanza di studenti dalle idee chiare; ragazzi preparati, che hanno esposto alcuni c
oncetti sul risorgimento italiano in maniera chiara e convinta. Ma che sono stati soverchiati dalla mole enorme di pubblicità. Peccato, si sarebbe potuto apprezzare meglio questi ragazzi catanzaresi, attenti e documentati, che con intelligenza hanno saputo contestualizzare i fatti storici accennati, mentre in alcune zone italiane
qualcuno rivendica l'indipendenza dall'Italia per puro egoismo.
Certo, è uno schiaffo alla preparazione di questi ragazzi ma anche
di quanti come loro si documentano e si preparano ad affrontare la vita se pensiamo agli inserimenti nepotistici o amicali dei vari “trota” e veline selezionate per costruire
la nuova classe dirigente politica italiana, basata, appunto, più sull'avvenenza fisica piuttosto che sulla preparazione e sulla sensibilità connaturata alla cosa pubblica, al bene comune dei popoli, se si pensa agli Stati Uniti d'Europa!
Ecco, a questo punto è opportuno ricordare che le linee guida della tv commerciale hanno influito parecchio sulla formazione delle coscienze di molti teledipendenti. ed è ricorrente la colpevolezza del modello mediatico in questione se oggi viviamo nell'imbarbarimento educativo e culturale. In sintesi: è sembrata una lunga fiera di
prodotti commerciali dai risvolti economici piuttosto che l'esaltazione dell'articolo 21, proiettato nel tema principale del giorno, ovvero i
150 anni dell'unità d'Italia. Questione di tempi televisivi?
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