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lunedì 21 marzo 2011

2012, la profezia dei Maia



Come al solito non c'è mai una linea univoca neanche quando si tratta di questioni delicate che coinvolgono il destino dei popoli. E nonostante vi siano leggi, ponderate e scritte dagli uomini per legittimare interventi delle forze democratiche oltre i confini nazionali a favore delle popolazioni oppresse dai tiranni che uccidono civili insorti, in Italia e nel resto del mondo la polemica infiamma i cuori.

Gli schieramenti sono netti:
i tiranni, che approvano l'intervento sanguinario per reprimere i dissenzienti, i liberali, definiti anarchici indisciplinati; “non rieducabili” alle scuole dei regimi totalitari, non ammettono ingerenze da parte di altri popoli nelle loro questioni interne;

i democratici, che ritengono inaccettabili e improponibili i sistemi coercitivi esercitati sugli inermi, pur valutando le inevitabili problematiche, consequenziali alle operazioni d'aiuto portate agli oppressi, sostengono gli interventi dei paesi democratici tesi a mitigare morti e disagi alle popolazioni.

Non è un caso se la maggior parte delle popolazioni sottomesse a regimi dittatoriali invocano sistemi di vita più democratiche. Non è un caso se le donne di tutto il mondo pretendono rispetto e parità reali. Come non è un caso che le rivolte avvengono perché i dittatori si sono bevuti il cervello e arrestano bambini delle elementari perché intonano una canzone o perché disegnano graffiti sui muri contro il regime, come successo in Siria.

Il vento della libertà soffia, pulisce l'aria, fa tremare i tiranni, cancella dittature, spazza via nebbie cariche di falsità intrise di ideologie assurde; apre nuove ere, dove ognuno ha la possibilità d'intraprendere la strada più consona al proprio modello di vita rispettando i percorsi altrui.

Che sia questa la fine preannunciata dai Maia? La fine delle dittature e della schiavitù dell'uomo sull'uomo? La fine di certi subdoli parolai di mestiere la cui unica preoccupazione consiste nell'imbonire le masse incolte e mantenerle tali?
Se è così, aspetto con ansia il 2012 e brinderò con sommo entusiasmo alla rinascita dell'uomo!

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