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venerdì 14 gennaio 2011

Perché la patatina fa paura? il 2011 di Oliviero Toscani

Come siamo strani noi umani. Fabbrichiamo armi, soggioghiamo e affamiamo i nostri simili, li torturiamo verbalmente e fisicamente, li uccidiamo. C’inventiamo ideologie e dottrine che enfatizzano e giustificano le peggiori nefandezze e poi ci scandalizziamo davanti ad una certa parte del corpo se esposta al pubblico. È ciò che è avvenuto alla presentazione del calendario di Oliviero Toscani, ieri a Pitti immagine.
aore12il calendario, commissionato dal consorzio vera pelle italiana conciata al vegetale, distribuito con la rivista Rolling Stone, è stato censurato dall’istituto di autodisciplina pubblicitaria, e contestato dalle commissioni pari opportunità e dalla Carfagna stessa. alla quale, il fotografo, durante la presentazione dei dodici scatti ha indirizzato il seguente commento: ''Il calendario della Carfagna era proprio volgare, non il mio”.
Al di là delle polemiche spicciole, l’interrogativo da porre è: come mai un pube femminile in primo piano, quasi decontestualizzato dal corpo, fa tanto scalpore?
È una trovata pubblicitaria per rilanciare merci e modelli in calo, o il classico uovo di colombo che nella sua pur semplice esposizione suscita discrepanze lessicali ed evidenzia ottusità abissali nella cultura dominante?
Roberto Benigni le chiamerebbe semplicemente passere e Cetto La Qualunque montagne di pilu. allora? Perché se menzionate o raffigurate dalla satira sono gradite e se immortalate realisticamente in fotografia o in pittura, fanno gridare allo scandalo?
aore12Non parlerei dunque di linguaggio colto o volgare, e neanche di arte. è semplice pubblicità come lo è stata nel passato la foto di Marina Ripa di Meana quando fece da testimonial a una campagna pubblicitaria animalista, nella quale mostrava il pube peloso associandolo metaforicamente all’unica pelliccia posseduta giacché fornita dalla sua natura di donna.

2 commenti:

  1. Questo caso mi ricorda un altro caso che, se devo fare una scala delle "vergogne" sta ancora più sù (o più giù, in base ai punti di vista): il caso della pubblicità delle patatine interpretata da Rocco Siffredi. La cosa buffa è che si scandalizzava proprio chi sapeva chi fosse rocco Siffredi - e quindi ne aveva visto le performances - perchè ovviamente, chi non lo conosceva, non poteva scandalizzarsi di un uomo che appariva in TV in accappatoio.. Comunque entrambi i casi dimostrano quanto la società italiana si ostini nel bigottismo moralista pseudoclericale per episodi "ludici" come questi e non si sconvolga invece di fatti reali, tangibili e che riguardino la vita vera degli individui.. io ad esempio ho provato più scandalo nel vedere la morbosità in TV rispetto a fatti quali il delitto di Avetrana di Puglia o peggio alla naturalezza con cui accettiamo un Presidente del Consiglio che va a puttane; dicendo appunto "puttana" e non "escort" in quanto lo trovo un termine che è servito a "nobilitare" e normalizzare azioni invece fuori dal comune

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  2. nella costruzione di sovrastrutture cerebrali l'uomo sa essere un eccelso ingegnere nel calcolo tecnico progettuale e un mirabile architetto per quanto attiene a creatività e esposizione accattivante della forma

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