E mentre sui social network monta la gara dello sdegno per alcune modifiche sostanziali alle leggi dello Stato i sostenitori dei decreti legge continuano imperterriti a motivarne la bontà civile e democratica delle leggi in esame. Vediamo di rinfrescare la memoria:
al primo posto la manovra economica che taglia in maniera assolutamente partigiana i fondi alla ricerca, alla scuola, allo studio, alla cultura! Ma non taglia gli eccessi della politica, i privilegi dei parlamentari e dei senatori della Repubblica Italiana.
Al secondo posto, non per importanza ma per una questione logistica di declamazione, il discussissimo ddl definito da tutti i soggetti democratici e persino dall’osce "legge bavaglio" che cosi commenta in una nota di Dunja Mijatovic, responsabile dell’Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione Europea) per la libertà dei media, “Sono preoccupata che il Senato abbia approvato una legge che potrebbe seriamente ostacolare il giornalismo investigativo in Italia” ha dichiarato, aggiungendo che “i giornalisti devono essere liberi di riferire su tutti i casi di pubblico interesse e devono poter scegliere come condurre una indagine responsabile.
Nella sua forma attuale, il disegno di legge contraddice gli indirizzi dell’Osce, in particolare quando proibisce l’utilizzo di diverse fonti e materiali confidenziali che potrebbero rivelarsi necessari per un giornalismo d’inchiesta al servizio della democrazia”. Ecco perché da più voci è definita legge bavaglio; perché di fatto imbavaglia la libertà d’espressione e di conoscenza. Vieta la pubblicazione di fatti inerenti la gestione della cosa pubblica di personaggi invischiati in affari poco chiari. Non sapremmo delle malefatte arbitrarie di pezzi dello stato malati, vedi le aggressioni e le falsità per nascondere le prove di colpevolezza di alti dirigenti al g8 di Genova; le morti brutali di giovani nelle carceri come Cucchi, non sapremmo della cricca che specula sulle disgrazie e sui grandi eventi italiani se non dopo che questi abbiano, di fatto, avuto il tempo di completare l’opera d’espoliazione.
E intanto, tra disoccupazione, incertezza lavorativa per i giovani, disagi nel comparto sanità, blocco degli stipendi, raggiri sulle liquidazioni, scarsissimo potere d’acquisto per l’esiguità economica delle famiglie aumenta la tensione sociale mentre le solite facce di bronzo continuano ad ammiccare sorridenti che no che va tutto bene e che è giusto così perché gli elettori vogliono che il governo faccia queste riforme! Bèh, chi non conosce gl’italiani certamente dirà che siamo un popolo di masochisti…