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giovedì 7 maggio 2009
il risveglio della natura
Il risveglio della natura annuncia la stagione della spensieratezza.
Le scuole stanno per chiudere. I ragazzi dell’ultimo anno si preparano a sostenere gli esami.
Gli altri si cacciano le ultime interrogazioni pregustando le imminenti vacanze.
Se non fosse per gl’impegni, lavoro, studio e altri piccoli impicci, si potrebbe stare nella pineta di Siano nell’imminente periferia di Catanzaro.
O, meglio, fare lunghissime passeggiate nel parco delle biodiversità, luogo caro alla memoria di molti ragazzi/e che, come me, lo ricordano come “la scuola agraria”. Un tempo non si andava nella boscaglia della scuola agraria per passeggiare. Lì, la natura rigogliosa cresceva, creava nicchie di rovi, posti segreti dove rifugiarsi per stare lontani e al riparo da occhi e lingue indiscrete, scambiare intimità e fare l’amore. Oggi è un parco a tutti gli effetti: percorsi, laghetti, giochi, spazi ristoro e espositivi. L’unica nota, a mio avviso, poco civile: le gabbie dei rapaci e dei grandi uccelli. È un vero peccato vedere bestie così maestose costrette all'immobilità senza poter godere degl’immensi, naturali spazi celesti.
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