LA COLLINA DELLE GINESTRE. Il vecchio casino di caccia sta lì da forse più di cent’anni su un dirupo roccioso coperto da fichi d’india e domina quieto la costa jonica. È il luogo incantato che ho sempre sognato ed ora sono lì come qualche estate fa quando capitai per caso. Ricordo, girovagavo senza meta e di colpo l’orizzonte si aprì davanti a me. Inaspettato come un pugno allo stomaco ricevuto senza motivo. Dimenticai di colpo la fatica e la sete. Non pensai ai mille interrogativi che mi infiammavano il cervello. Guardai semplicemente. Sgranai gli occhi e bevvi quel paradiso della natura. … E mi vestii di poesia! L’odore dei fiori di ginestra, lo ricordo come se fosse adesso, era intenso. Ma quello era niente rispetto al cocktail di aromi che susseguirono prima che vedessi il salto del cielo. Ad un certo momento, poco prima che l’immensità si aprisse davanti ai miei occhi e mi vestisse di luce, avvertì una leggera brezza iodata. L’odore del mare a cinque seicento...